Un ricordo di Enrico Aimi dell’amico e maestro Luciano Sala, leader carismatico del Movimento Sociale modenese, scomparso ieri all’età di 85 anni.
“Se ne è andato Luciano Sala, storico segretario del Movimento Sociale Italiano a Modena ai tempi di Giorgio Almirante. Sala, per la destra modenese, resterà per sempre l’ultimo “Federale”. Uomo profondamente Cattolico, di elevatissima cultura ed esemplare moralità, è stato, in quegli anni difficili, un punto di riferimento ideale per decine di migliaia di elettori, militanti e dirigenti che riconoscevano in lui la passione della battaglia politica a cuore caldo, combattuta sempre in maniera assolutamente disinteressata. Negli anni della sua segreteria, il partito aveva raggiunto risultati elettorali inaspettati e aveva peraltro dato forte impulso alla strategia della formazione culturale dei quadri dirigenti giovanili. Da quell’esperienza, vengono tanti politici affermati e conosciuti che, oggi, ricoprono ruoli importanti nelle istituzioni, e che devono a quel percorso gran parte del loro successo . Ebbe la forza ed il coraggio di guidare l’MSI in momenti estremamente difficili e di alta tensione politica in Italia e, in particolare, a Modena, città in cui bastava non votare comunista per essere etichettati come fascisti. Con Sala il partito passò dalla fase dello scontro a quella del confronto perché, diceva che ad onorare “Dio, Patria e Famiglia” non vi e’ nulla da vergognarsi. Vorrei che domani si dicesse di Lui ciò che Dante disse di Virgilio: “Facesti come colui che cammina di notte e porta un lume dietro di sé, e con quel lume non aiuta sé stesso; egli cammina al buio, si apre la Strada nellle tenebre, ma dietro di se illumina gli altri”. Uomo senza tempo, più che di altri tempi, aveva coltivato negli anni anche la passione per i presepi, ed era diventato uno dei più ammirati interpreti della Natività a livello nazionale, dimostrando una fedeltà assoluta alla tradizione presepistica di San Francesco d’Assisi. Conosciutissimi peraltro sono quelli straordinari realizzati dalla sua mano a Villanova, nonostante la vista che lo stava abbandonando: veri miracoli di meravigliosa suggestione. Il bene che ha sempre donato incondizionatamente al prossimo e’ anche il riflesso del motto evangelico che lo ha accompagnato nella vita terrena :”Vivi come se Tu dovessi morire subito, pensa come se Tu non dovessi morire mai”. Alla Sua famiglia, illuminata che Luciano ha illuminato di un amore speciale, vanno i sensi del mio più profondo cordoglio e quelli dell’intera comunità politica del centrodestra. Con dolore, nella Fede”.
(Enrico Aimi,Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna)
