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Minacce a Tizian: la solidarietà del PD

Il gruppo Pd in Consiglio provinciale ha presentato un ordine del giorno in cui
esprime solidarietà e vicinanza a Giovanni Tizian, lo scrittore e giornalista de La Gazzetta di Modena minacciato dalla mafia e costretto ora a vivere sotto scorta.
“Giovanni Tizian – si legge nel testo dell’ordine del giorno – si aggiunge al lungo
elenco di magistrati, giornalisti, sindacalisti, scrittori,  imprenditori,
commercianti, cittadini onesti costretti a vivere sotto scorta una vita compromessa, perché hanno avuto e continuano ad avere il coraggio di denunciare  attraverso il loro lavoro le infiltrazioni mafiose nella società. Queste minacce sono un attacco alla nostra libertà e alla democrazia, per questo con determinazione e forza siamovicini a Giovanni Tizian affinché si sappia che non è e non sarà solo”. Quanto al che fare il gruppo Pd conferma le richieste già espresse anche in altre occasioni, a testimonianza del fatto che il tema è sempre stato all’attenzione dei consiglieri provinciali del Partito democratico: “Chiediamo che tutti i Comuni  e gli enti aderiscano all’osservatorio degli appalti, appoggiando tutte le associazioni che
contribuiscono attivamente alla denuncia delle infiltrazioni della malavita,
sostenendo e promuovendo attività di prevenzione dei fenomeni malavitosi legati alla criminalità organizzata lavorando per rimuovere le cause sociali che sono alla base del fenomeno mafioso. Ribadiamo, inoltre, la nostra richiesta già oggetto di un precedente ordine del giorno in cui si chiedeva il potenziamento degli uffici giudiziari e delle forze dell’ordine per far sì che il lavoro di indagine sia più forte ed efficace, individuando nella creazione di un distaccamento della Direzioneinvestigativa antimafia sul nostro territorio una prima indispensabile risposta”.

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“Continua a scrivere, indaga, ricostruisci, il tuo lavoro è importante, noi ti siamo e ti staremo vicini, così come le migliaia di cittadini onesti di Modena “: con queste parole il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi e il segretario
cittadino Giuseppe Boschini vogliono esprimere la loro solidarietà al giornalista Giovanni Tizian minacciato dalla mafia ed ora costretto a vivere con la scorta. “Il nostro partito ha da sempre tenuto la guardia alta su questi temi – continuano Baruffi e Boschini – l’infiltrazione della criminalità organizzata nelle realtà economiche più floride è una realtà con cui anche Modena, da anni, deve fare i conti. Non bastano però le denunce di istituzioni, forze politiche, associazioni di categoria e sindacati. Le forze dell’ordine devono essere messe in grado di lavorare con mezzi adeguati così come la magistratura. E’ per questa ragione che, ancora una volta, ribadiamo la necessità di istituire anche a Bologna la Dia, come già
sollecitato più volte anche dalla Regione Emilia Romagna e dai consiglieri regionali del Pd.Quanto al lavoro di Giovanni Tizian sta ancora una volta lì a dimostrare come i giornalisti coraggiosi siano una componente essenziale della vita democratica del paese”.

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Christian Mattioli Bertacchini, Coordinatore di Zona del PD di Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, San Cesario s.P. e Ravarino esprime solidarietà al giornalista Giovanni Tizian:  “Le minacce al giornalista Giovanni Tizian sono gravissime per due diverse ragioni: viene messa in pericolo l’incolumità personale di un ragazzo di ventinove anni, obbligandolo a vivere con la scorta (il quale, peraltro, ha già conosciuto la ferocia mafiosa in Calabria per l’omicidio del padre e la distruzione della falegnameria del nonno); segna un passaggio storico della criminalità organizzata al nord la quale oramai si sente talmente forte anche nelle province settentrionali da manifestare palesemente la propria presenza, mentre fino ad oggi prestava particolare attenzione a non manifestarsi per non subire la reazione della società civile. A essere minacciato non è, quindi, solo Giovanni Tizian ma tutti noi, la nostra libertà e quella dei nostri figli; nessuno da oggi potrà dire di non sapere; o si è con noi o si è contro di noi; l’ignoranza e la neutralità da oggi sono atteggiamenti colpevoli e mafiosi”.

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Una nota comune di solidarietà a Giovanni Tizian, lo scrittore e giornalista de La Gazzetta di Modena, minacciato dalla mafia e costretto a vivere sotto scorta, è stata inviata oggi congiuntamente dai parlamentari modenesi del Pd Barbolini, Bastico, Ghizzoni, Levi, Miglioli e Santagata.

“Il coraggio che dimostri ti fa onore, la denuncia delle verità più scomode è alla base della vita democratica di un paese”: con queste parole i parlamentari modenesi del Pd Barbolini, Bastico, Ghizzoni, Levi, Miglioli e Santagata vogliono esprimere la propria solidarietà e vicinanza al giornalista Giovanni Tizian che proprio per l’impegno dimostrato nel raccontare le vicende di mafia è oggi costretto a vivere sotto scorta. “La tua vicenda sta a dimostrare, se ancora a qualcuno piaceva nascondersi dietro a facili illusioni, che anche la nostra realtà, come tutte quelle economicamente più floride, è oggetto degli appetiti della criminalità organizzata. La mafia non è un fenomeno delle sole regioni del Sud, Modena deve sapersi attrezzare ulteriormente per combattere una minaccia pericolosissima alla propria vita democratica, economica e sociale. Per fare questo le forze dell’ordine devono essere messe in condizione di lavorare al meglio così come la magistratura. Ribadiamo la necessità che anche a Bologna ci sia la Dia: l’attenzione dimostrata dal neo-ministro Cancellieri (a conferma delle intenzioni manifestate dal dott. D’Alfonso, direttore della DIA, nell’audizione alla Commissione Antimafia del 6 dicembre scorso) fa ben sperare, ma l’allerta su questo fronte deve essere alta e coinvolgere tutte le componenti della società modenese.

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I consiglieri regionali modenesi del PD esprimono la loro solidarietà al giornalista della Gazzetta di Modena Giovanni Tizian minacciato dalla mafia. «Le inchieste condotte da Giovanni Tizian, scrittore e giornalista minacciato per svolgere il suo lavoro nel segno della verità, ci dimostrano ancora una volta come anche qui da noi la mafia cerca ripetutamente di insediarsi. A Tizian, al suo coraggio, va tutta la nostra solidarietà».

A dirlo sono Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi, consiglieri regionali di Modena del Partito Democratico.

«A tal proposito si fa ancora più urgente la presenza di una sede regionale della Dia, cioè della Direzione Investigativa Antimafia che possa monitorare la situazione in Emilia-Romagna e coordinare le attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata, come promesso dal Ministro dell’Interno – spiegano i consiglieri regionali del PD – Da tempo siamo impegnati in questa direzione e ci aspettiamo al più presto una soluzione positiva, perché le forze dell’ordine e la magistratura devono poter lavorare con mezzi adeguati».

«Abbiamo inoltre approvato in Regione una Legge per il contrasto alle infiltrazioni mafiose e per la promozione dell’educazione alla legalità, proposta dal gruppo PD, che vuol essere un concreto strumento per prevenire e contrastare fenomeni criminali nel nostro territorio», ricordano Bonaccini, Costi e Vecchi.

«Le parole pronunciate poco tempo fa dal Procuratore Capo di Modena Vito Zincani, ovvero che la politica modenese ha saputo circoscrivere le infiltrazioni mafiose, da un lato ci rassicurano, ma dall’altro ci dicono di non abbassare mai la guardia. Il caso del giornalista Tizian ci dimostra ancora una volta che la situazione al nord va monitorata con attenzione e richiede da parte della politica e delle istituzioni un forte contrasto unitario. La legalità non ha colore, né bandiera. Dobbiamo tutti lavorare nella direzione della difesa della libertà», concludono i consiglieri regionali del PD.

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La parlamentare modenese, eletta all’estero, Laura Garavini, capogruppo Pd nella commissione antimafia della Camera interviene sul caso del giornalista Giovanni Tizian.  

“Voglio esprimere la mia piena solidarietà a Giovanni Tizian costretto a vivere sotto scorta. Si tratta sicuramente di una vicenda seria e delicata poichè la decisione di tutelarlo non arriva dopo minacce esplicite ai suoi danni, ma è stata presa con una scelta ponderata da parte delle autorità. La libertà di stampa è da sempre uno degli strumenti che più fanno paura alle mafie e siamo sicuri che anche ora Tizian continuerà a raccontare sul giornale e nei libri la realtà delle mafie che cercano di espandersi sempre di più anche in Emilia Romagna. E’ importante che non si senta solo e che il suo lavoro sia sostenuto anche dalla società civile”.

 
















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