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Presentato il Bilancio Sociale del Consorzio Quarantacinque

E’ stato presentato oggi il Bilancio Sociale di Quarantacinque, il consorzio che associa 27 cooperative sociali socio-assistenziali, 18 cooperative sociali attive nell’inserimento lavorativo oltre a 8 altre cooperative. Quarantacinque, pur associando cooperative in otto regioni italiane, è il punto di riferimento della cooperazione sociale reggiana aderente a Legacoop. Il Bilancio sociale, alla sua prima edizione, vuole rendicontare l’attività svolta nei confronti delle cooperative socie e degli interlocutori esterni. “Questo primo bilancio sociale – ha spiegato il presidente di Quarantacinque Piero Giannattasio – ha anche un significato particolare: l’abbiamo realizzato proprio a vent’anni dalla promulgazione della Legge 381 del 1991, istitutiva delle cooperative sociali”. Il bilancio sociale è stato presentato nel nuovo ristorante Opposto di Corso Garibaldi, gestito dalla cooperativa sociale Camelot, socia del consorzio.

Costituito nel 1994, Quarantacinque oggi è una realtà tra le più importanti a livello nazionale per la cooperazione sociale aderente a Legacoop. Il Consorzio negli anni ha esteso la propria attività al di fuori dei confini regionali, operando in modo integrato come “network” strategico a supporto delle cooperative socie e dei loro programmi operativi. E’ anche uno “strumento idoneo ed efficace alla promozione, al rafforzamento e allo sviluppo delle piccole cooperative locali, sostenendo all’interno di esse progettualità, competenza, formazione e garantendo, al tempo stesso, un alto contenuto qualitativo e gestionale”.

“Quarantacinque – ha aggiunto il suo direttore Fabrizio Montanari – associando cooperative sociali con caratteristiche e dimensioni diverse, e anche cooperative non sociali che per le loro specifiche attività possono collaborare strettamente con esse, svolge un ruolo importante di integrazione fra le imprese socie. Tra le funzioni che svolge quella di facilitare la trasmissione di know-how, di professionalità e anche di nuovi valori imprenditoriali, di coordinare e aggregare le attività commerciali e promozionali, sia in ambito locale che regionale e nazionale, qualificare l’offerta dei servizi delle cooperative socie attraverso strumenti comuni per la certificazione della qualità, promuovere e coordinare politiche formative comuni, favorire le politiche attive del lavoro, con particolare attenzione alle persone svantaggiate e disabili”.

Dal Bilancio Sociale emerge l’importanza che il Consorzio ha avuto per lo sviluppo di molte cooperative socie: si pensi ai protocolli storici con Iren, il Comune e la Provincia di Reggio Emilia, con l’Ausl. I dirigenti di Quarantacinque, pur di fronte a risultati molto positivi nel 2010, non si nascondo forti preoccupazioni per il futuro.

“La crisi economica che ci attanaglia, e le manovre del Governo che si sono succedute – ha proseguito il presidente Giannattasio – toccano da vicino la cooperazione sociale, che deve trovare nuove soluzioni e nuovi progetti, per non accettare passivamente la messa in discussione dei livelli di welfare. La cooperazione sociale oggi più che mai deve sapere reinterpretarsi e rinnovarsi. Per la cooperazione, e per quella sociale in particolare, questa situazione non va intesa solo come momento di difesa, ma anche come ulteriore sfida per accreditare sempre più il suo ruolo strategico. A 20 anni dalla emanazione della Legge 381 dobbiamo saper dimostrare che la cooperazione non è un modello in declino, ma uno strumento forte per garantire occupazione, anche ai cittadini più deboli, alle donne, ai giovani, e per contrastare il possibile declino del welfare”. “Questo – ha aggiunto Montanari – vuole fare il nostro Consorzio. Abbiamo però l’impressione che il ruolo della cooperazione sociale sia sottovalutato, specialmente in questa fase di messa in crisi del welfare”. Proprio dai dati che emergono dal Bilancio sociale di Quarantacinque emerge l’importanza che le cooperative sociali hanno nelle politiche del welfare. “E’ indubbio – ha concluso Giannattasio – che le responsabilità e i compiti del Consorzio aumenteranno. Ma ci conforta il fatto che in questi anni anche grazie a noi le cooperative sociali siano diventate sempre più imprese, in grado di produrre occupazione, nuovi servizi e un alto numero inserimenti di lavoratori svantaggiati. Il tutto mantenendo fermi i principi cooperativi”. Il Bilancio sociale si conclude con tre storie che segnalano perfettamente l’utilità sociale che le cooperative di Quarantacinque sanno esprimere.

 
















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