Riduzione degli oneri amministrativi per le aziende agricole mediante la più ampia informatizzazione dei procedimenti e la loro revisione; soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti in agricoltura. Questo lo spirito di fondo della nuova Legge “Istituzione del Registro unico dei controlli sulle imprese agricole ed agroalimentari regionali e semplificazione degli interventi amministrativi in agricoltura”, approvata oggi in Assemblea Legislativa.A spiegarla è la relatrice della Legge, la consigliera regionale del PD Palma Costi, rispondendo così anche alle sollecitazioni della Conferenza italiana Agricoltori, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri che, attraverso una lettera ai giornali avevano spiegato le difficoltà del settore agricolo in tema di smaltimento dei rifiuti.
«E’ proprio il settore agricolo, determinante per l’economia della nostra regione, e certamente tra quelli più oberati da vincoli procedurali e burocratici, che necessita più di altri di essere alleggerito, senza rinunciare, ma anzi rafforzando, la qualità del controllo pubblico. Da qui la legge oggi finalmente approvata, lungamente discussa e condivisa con le parti sociali ed istituzionali, oggetto di confronto in commissione e qui ulteriormente arricchito con emendamenti puntuali che lo rendono ancora più aderente alla concreta risoluzione di problematiche più generali (i controlli) e puntuali (silenzio/assenso e ruolo dei Centri Autorizzati di Assistenza Agricola e lo smaltimento dei rifiuti speciali in agricoltura)», dichiara Palma Costi.
«Banca dati informatizzata, divieto di richiesta di atti in possesso della Pubblica Amministrazione, patto tra gli enti pubblici, uniformità, omogeneità, snellimento delle procedure e applicazione del silenzio assenso per alcuni procedimenti amministrativi – continua la consigliera Costi – sono le scelte politiche di fondo».
«La legge risponde alle esigenze degli agricoltori – spiega Palma Costi – e nello stesso tempo il complessivo lavoro di revisione e snellimento di procedure e di procedimenti consentirà di alleggerire le amministrazioni pubbliche di alcuni adempimenti favorendo una specializzazione dell’ente nel ruolo di certificatore-controllore». «Inoltre – continua Costi – con uno specifico articolo della Legge i concessionari del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani sono autorizzati ad avvalersi delle organizzazioni professionali agricole o dei Consorzi Fitosanitari Provinciali per gli adempimenti relativi al trasporto dei rifiuti speciali derivanti dall’attività agricola sulla base di una convenzione che ne disciplini le reciproche obbligazioni e le modalità con le quali l’agricoltore è ricompreso nell’organizzazione del gestore del servizio pubblico».
