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Fiumi, in Consiglio provinciale la sicurezza in caso di piena

«Per garantire una maggiore sicurezza in caso di piena occorre una maggiore manutenzione e l’adeguamento delle casse di espansione. Per il Panaro i lavori di Aipo delle nuove paratoie per regolare i flussi di piena sono stati finalmente affidati. Tuttavia si tratta di un intervento particolarmente complesso, ci vorrà quindi ancora tempo per collaudare e mettere a regime il nuovo sistema».

La tempistica sui prossimi lavori per la sicurezza di Secchia e Panaro in caso di piena è stata illustrata da Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente, rispondendo in Consiglio provinciale a due interpellanze presentate da Luca Gozzoli e Fausto Cigni (Pd) e da Luca Ghelfi (Pdl).

«L’intervento sul Panaro – ha ricordato Vaccari – è stato sollecitato da tempo dagli enti locali modenesi, insieme a una serie di lavori che Aipo deve realizzare al più presto per mettere in sicurezza la città di Modena e i comuni della pianura. Alcuni interventi di manutenzione sono stati realizzati di recente con i fondi della Protezione civile regionale migliorando la situazione degli argini, ma ora è indispensabile rendere ancora più efficiente la cassa di espansione del Panaro e adeguare quella del Secchia. Purtroppo questi interventi non sono ancora stati realizzati».

Tra i lavori effettuati Vaccari ha ricordato i recenti disboscamenti che hanno migliorato la situazione di diversi tratti arginati di pianura («anche se lungo il Secchia occorre fare di più con un’azione più costante» ha sollecitato Vaccari), la manutenzione delle briglie selettive a monte della cassa del Panaro a Vignola e Spilamberto e l’avvio dei lavori per la nuova cassa di espansione del Naviglio con un primo stralcio di quasi due milioni «che però si è interrotto – ha ricordato Vaccari – per problemi legati ad alcuni vecchi espropri ma speriamo che nel 2012 si possa ripartire».

Per la cassa di espansione del Secchia, invece, è tuttora in corso un’indagine geologica in vista di un progetto di ampliamento atteso per il 2012 con un investimento di 4,5 milioni di euro.

Durante il dibattito Fausto Cigni (Pd) ha ricordato che esiste «un reale problema di sicurezza per i cittadini» sottolineando l’assenza di Aipo, «carente nella manutenzione, che invece è determinante, e che va continuamente pressata perché faccia quello che è il suo mestiere». Luca Gozzoli (Pd) ha rilevato che «quando l’inefficienza, come in questo caso, è di un ente come Aipo, l’attività della Provincia è determinante perché sono situazioni che diversamente nessuno potrebbe presidiare» e Luca Ghelfi (Pdl) si è augurato che la Provincia «continui nella sua opera di monitoraggio e di pungolo perché i fiumi vengano messi in sicurezza».
















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