Il professor Valerio Massimo Manfredi sarà di nuovo a Reggio Emilia domani, venerdì 18 novembre, alle ore 18, nell’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio, per offrire alla città un nuovo interessante appuntamento.
“Una testimonianza inquietante e misteriosa: la Sindone di Torino” è il titolo della conferenza che sarà introdotta dall’avv. Franco Mazza, presidente della Delegazione di Reggio Emilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e da mons. Gianfranco Gazzotti, priore della Delegazione, e a cui Valerio Massimo Manfredi porterà il proprio contributo di studioso, ricercatore e archeologo.
Un argomento delicato e controverso che il professor Manfredi affronterà seguendo la più corretta ricerca storica attraverso la lettura e l’analisi del contesto e delle circostanze che hanno portato alla scoperta e all’attribuzione del “Sacro Lino”.
Dopo il successo di partecipazione e di pubblico della conferenza di ottobre su “Processo ed esecuzione capitale di Gesù di Nazareth”, la Delegazione di Reggio Emilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, in collaborazione con la sezione reggiana della Deputazione di Storia Patria, Valerio Massimo Manfredi proporrà al pubblico i suoi recenti studi e approfondimenti sulla Sacra Sindone di Torino, concludendo così il percorso di analisi storica, informativa e culturale proposto alla città dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Manfredi, conosciuto in tutto il mondo per aver condotto numerose spedizioni scientifiche e scavi archeologici, con questa conferenza conclude l’analisi sulla straordinaria vita di Gesù di Nazareth presentata dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme che a Reggio Emilia conta 27 Cavalieri e Dame ed è parte integrante della Luogotenenza per l’Italia settentrionale.
In tutto il mondo, guidati dal cardinale gran maestro John Patrick Foley, gli appartenenti all’Ordine sono circa 25.000 mila e provvedono al sostentamento economico della Chiesa Cattolica in Terrasanta, impegno morale, giuridico ed economico che deriva dallo Statuto dell’Ordine.
Soltanto a partire dal 2000, anno del Giubileo, i Cavalieri e Dame dell’Ordine hanno donato circa 50 milioni di euro per il sostegno delle parrocchie, delle scuole e delle istituzioni caritative del Patriarcato Latino di Gerusalemme che accolgono non solo i Cristiani, ma tutta la popolazione delle aree di Israele, Palestina, e Giordania, di cui fanno parte anche mussulmani ed ebrei.