“Cooperare per un futuro senza mafie”. Un modello d’impresa per garantire sviluppo e legalità. E’ questo il tema di un incontro organizzato da Unieco in collaborazione con l’Istituto Cervi e Libera, che nel 2011 hanno siglato una collaborazione importante nel progetto “Radici Nel Futuro”, per mettere a confronto i soci Unieco (in tutto sono più di 1200) con i progetti e le concrete realizzazioni di Libera, che esprime in Libera Terra (i terreni confiscati alle Mafie utilizzati per attività agricole cooperative)un risultato ben tangibile (www.liberaterra.it) e che ha trovato linfa vitale in “Cooperare con Libera Terra”, un’agenzia nazionale di promozione cooperativa e della legalità, costituita da diverse realtà del mondo della cooperazione, del biologico e dell’agricoltura di qualità, per sostenere i ragazzi e le ragazze che si riconoscono in questo progetto.
Dell’attività di Libera Terra, del progetto “Radici nel futuro” e di cooperazione contro tutte le Mafie parleranno sabato 19 novembre, dalle ore 10 al Museo Cervi di Gattatico (Re), Giampiero Calzolari (presidente dell’agenzia Cooperare con Libera Terra), Rossella Cantoni (presidente dell’Istituto Cervi di Reggio Emilia), Mauro Casoli, presidente di Unieco, Floriana di Leonardo (coordinamento Libera di Palermo), Salvatore Gibiino (presidente coop. Pio La Torre- Libera Terra) e il politologo Massimiliano Panarari.
“E’ solo una tappa di un percorso per conoscere meglio ed essere più vicini a queste realtà che, con coraggio, coltivando i terreni sottratti alla mafia, coltivano ogni giorno anche ideali di cooperazione, giustizia e legalità ma in questo momento ci sembra particolarmente significativo ribadire questo impegno“ dice il presidente di Unieco Mauro Casoli.
Un impegno concreto. Oltre a destinare il 3% dell’utile netto a Coopfond ed a partecipare a numerosi progetti intercooperativi, nel 2010 Unieco ha voluto rendere evidente l’attenzione alla promozione di nuove realtà diventando socio sostenitore dell’Agenzia Cooperare con Libera Terra che fornisce strumenti di supporto alle cooperative sociali che lavorano sulle terre confiscate alle mafie e che si riconoscono nel progetto Libera Terra.
“Il legame con Libera – aggiunge Adriano Milelli, responsabile delle politiche sociali di Unieco – è destinato a diventare sempre più stretto. Oltre all’incontro al Museo Cervi, per la primavera del 2012 stiamo organizzando un incontro in Sicilia, direttamente nelle cooperative che fanno riferimento a Libera, per dare a tutti l’esatta dimensione e toccare con mano i risultati ottenuti dal movimento animato da don Luigi Ciotti. Abbiamo anche avviato una serie di iniziative tra i soci che ci permetteranno di portare, in occasione del viaggio, anche un segnale concreto della nostra vicinanza a queste realtà”.
“Il problema della legalità – dice spesso Don Ciotti, presidente di Libera – è un problema trasversale al nostro Paese, non è recintabile in alcune aree geografiche, ma è un problema che appartiene veramente a tutti”.
UNIECO è una società cooperativa multibusiness attiva dal 1904 con sede centrale a Reggio Emilia, articolata su 5 divisioni (Costruzioni Italia, Costruzioni Emilia, Laterizi, Ambiente e Ferroviario) e due direzioni centrali (Amministrazione e Finanza, Personale e Organizzazione). Attiva sul territorio nazionale e presente anche all’estero. UNIECO ha ottenuto la qualifica di General Contractor per opere fino a 700 milioni. Chiuderà il 2011 con un fatturato consolidato di gruppo di oltre 700 milioni di euro ed un patrimonio di circa 330 milioni di euro con circa 1.500 addetti. Il presidente è Mauro Casoli.