Sono nuove aziende ad alta tecnologia, ideatori di brevetti, progetti d’impresa. In tutto 21 tra start up ed aspiranti tali. Venerdì si ritroveranno a Modena per la giornata conclusiva di Innova Day, un percorso promosso da Democenter-Sipe, sostenuto dalla Provincia di Modena. Un’occasione per trovare finanziatori, ma anche nuovi partner e clienti tra le imprese del nostro tessuto produttivo, che potranno così compiere un passo avanti importante sulla strada dell’innovazione.
Quest’anno Innova Day, giunto alla terza edizione, si è articolato in tre percorsi dedicati rispettivamente alle nuove imprese di Biotech, Greentech e – quest’ultimo – Meccanica, Elettronica & ICT. “Anche con questa iniziativa – spiega il presidente di Democenter-Sipe Alberto Mantovani – vogliamo sia valorizzare i brevetti e le start up made in Modena, sia portare sul nostro territorio imprese innovative e idee provenienti da altri territori, per dare un’occasione in più alle nostre imprese per stringere partnership con soggetti ad alta tecnologia”.
Al termine del percorso di Innova Day per Meccanica, Elettronica & ICT sono arrivati 21 soggetti. Si tratta di 4 brevetti e tecnologie, di cui 2 provenienti da Modena (DOMO.net e KM01); 5 idee di impresa, di cui 2 modenesi (Guido Franciosi e Bisy); 12 tra start up e spin off universitari, di cui 3 cresciuti sul territorio provinciale (Astra research, Datariver e Milky Way). Dopo relazioni e tavole rotonde sull’evoluzione dei settori interessati, nel pomeriggio si svolgeranno gli incontri one to one e la premiazione del vincitore della competizione.
Complessivamente quest’anno ai tre filoni di Innova Day hanno partecipato 55 soggetti. Un ottimo risultati se si pensa che quest’anno sono stati introdotti un percorso selettivo più stringente e un training per i progetti selezionati con consulenti di alto profilo che ha consentito di individuare progetti di maggiore valore, con potenzialità di sviluppo più elevate e soprattutto focalizzati sui settori d’interesse degli imprenditori modenesi: 13 sono state le start-up biotech; 12 le start-up di meccanica avanzata ed elettronica; 20 le start-up e le idee d’impresa green e 10 quelle ICT.
Sia nel 2009 che nel 2010 i partecipanti, selezionati con maglie più larghe, erano stati 56. Si tratta di un risultato molto significativo, anche perché ottenuto in un momento al termine di una lunga fase di crisi e caratterizzato da grandi incertezze sul futuro, quindi certamente non favorevole per avviare nuove iniziative. “Proprio questa capacità di scommettere sulle proprie idee e capacità – spiega Mantovani – è però quello che serve al nostro territorio, per ripartire e avviare una nuova fase di sviluppo”.