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Filippi (PDL): “la Regione boicotta i progetti di messa in sicurezza del territorio: lavori sul Rio Medici a Casalgrande”

“La Regione Emilia-Romagna blocca da oltre un anno il finanziamento MISE (Messa In Scurezza di Emergenza), erogato dal Ministero, assegnato al comune di Caslagrande per lavori in tratto del Rio Medici, mettendo così a rischio non solo l’ambiente circostante ma anche il lavoro già svolto sul medesimo corso d’acqua. La Regione si ostina ad impedire la realizzazione dell’intervento nonostante le specifiche richieste formulate dalla Conferenza di Servizi Decisoria presso il Ministero dell’Ambiente e nonostante la recente analisi sulle somme residue, prodotta dal Comune di Casalgrande, abbia portato alla chiara individuazione dei fondi necessari all’attuazione dei lavori.

Sembra quasi che la Regione voglia “punire” in qualche modo il Comune di Casalgrande forse perché avrebbe “osato” agire con una sua forte iniziativa presso il Ministero dell’Ambiente, guidato da un esponente di centrodestra. Prova ne è l’incontro chiesto dagli uffici regionali alla Direzione Competente in materia presso il Ministero dell’Ambiente con l’unico fine, non conseguito, di indebolire l’iniziativa.” A dichiararlo è il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Fabio Filippi.

“La Regione – aggiunge Filippi – ci deve spiegare il perché di queste forme di ostruzionismo. In data odierna, per fare luce sulla vicenda, ho presentato un’interpellanza alla Giunta regionale.

Il Comune di Casalgrande, utilizzando le somme erogate dal Ministero, ha programmato e attuato interventi per il recupero di situazioni a rischio del suo territorio. Attualmente manca solo la messa in sicurezza dell’ultimo tratto del Rio Medici, come da prescrizione ministeriale, e sulla quale già esiste uno specifico progetto e una richiesta di finanziamento, dopo avere conclusa quella del Rio Brugnola. Ma per Freda e compagni, evidentemente, la vicenda ha assunto risvolti politici.

Non trascuriamo la sicurezza del territorio, la Regione si comporti in modo responsabile, torni sui suoi passi sbloccando il finanziamento che il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo ha già assegnato al distretto di Sassuolo-Scandiano”.
















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