Il peso della crisi non può essere scaricato sui servizi pubblici e su chi ogni giorno lavora per garantirli; occorre invece una svolta di reingegnerizzazione nel settore del pubblico impiego che permetta di avvicinare i servizi ai cittadini, ridurre i livelli amministrativi, semplificare e mettere in rete procedure e banche dati. Lo afferma la Cisl di Modena in una lettera inviata a tutti i sindaci, ai presidenti della Provincia e delle Unioni dei Comuni. «La crisi economica internazionale e le manovre finanziarie che gli Stati europei stanno varando per fronteggiarne gli effetti consegnano anche al nostro Paese un presente di grandi cambiamenti che interessano in larga misura i servizi pubblici. La Cisl – scrive il segretario provinciale William Ballotta – sta criticando aspramente la logica, assunta dal governo uscente, di tagli lineari e interventi non selettivi che dequalificano la spesa pubblica, anziché ridurla strutturalmente, e che mette in forte difficoltà le pubbliche amministrazioni italiane, anziché riformarle. La tenuta stessa del sistema è a rischio e con essa la coesione sociale e le prospettive di ripresa che proprio nel settore pubblico potrebbero trovare un forte alleato per tutto il mondo del lavoro».
Anche la contrattazione nel settore pubblico non sarà più la stessa, ricorda la Cisl; è proprio da qui, infatti, che dovranno passare i piani di riqualificazione e razionalizzazione pr