Quattro palazzine Peep, per un totale di 55 alloggi, saranno realizzate in via Tobagi attraverso un intervento in deroga al Piano particolareggiato, presentato dai settori Pianificazione urbanistica e Pianificazione territoriale del Comune. L’intervento, che ha ottenuto l’ok del Consiglio comunale nella seduta di lunedì 14 novembre, è finalizzato a dare un insediamento alternativo ad alloggi Peep già assegnati, che si trovano nei comparti di via Viterbo, via Negrelli, via della Pietra e scontano rallentamenti a causa di difficoltà negli accordi con i proprietari delle aree.
La delibera è passata con i voti favorevoli di Pd e Sinistra per Modena e l’astensione di Mpa e Udc. Hanno votato contro Pdl e Lega nord, mentre si sono avvalsi del non voto Modenacinquestelle.it e Idv.
“Chiediamo questa deroga al Consiglio comunale per velocizzare la realizzazione del Peep”, ha affermato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta. “L’intervento è semplice, richiede modeste opere di urbanizzazione primaria e sarà realizzato su un progetto di urbanizzazione predisposto dal Comune. L’approvazione in deroga serve solo ad abbreviare i tempi della burocrazia – ha continuato l’assessore – semplificando la parte attuativa, poiché gli assegnatari stanno aspettando un alloggio e le imprese hanno dipendenti in cassa integrazione. In alternativa, dovremmo avviare un piano particolareggiato che richiederebbe almeno 10 mesi per l’attuazione”.
Per il Pd, Stefano Goldoni ha ricordato che l’area interessata “è di proprietà comunale ed è stata trasformata nel 2010 da area destinata a servizi in residenziale”. Il consigliere ha quindi aggiunto: “Il mercato di edilizia convenzionata non ha ancora esaurito tutte le sue potenzialità; oggi a Modena non vi sono immobili invenduti in aree Peep, ma c’è ancora domanda; i Peep da soli però non bastano, occorre un mix di interventi”. Per Fabio Rossi “l’atto e il piano sono già stati deliberati, il Consiglio ha la possibilità di accelerare una procedura che impedirebbe l’esecuzione dei lavori in tempi rapidi, quindi tutto il Consiglio comunale dovrebbe votare a favore”. Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha sottolineato l’importanza di dare risposte abitative con urgenza e ha osservato che “ogni volta che siamo alle prese con delibere urbanistiche riguardanti i Peep, tutti si dicono a favore dei Peep, ma poi si registrano astensioni o non voti. Sembra che l’accelerazione conferisca un aspetto di illegittimità alla delibera”, ha concluso.
Di contro, il capogruppo del Pdl Adolfo Morandi ha affermato: “Non siamo tendenzialmente contrari a un’edilizia di questo tipo, per quanto non possa essere l’unico strumento, ma è necessario un nuovo piano regolatore che individui con precisione le aree da destinare a Peep, mentre l’attuale delibera intende costruire in un’area destinata a servizi. Tutto il percorso introdotto con la variante 34 del 2010 vuole forzare la mano, per questo anche oggi voteremo contro”.
Eugenia Rossi dell’Italia dei valori ne ha fatto soprattutto una questione di metodo: “Siamo d’accordo alla realizzazione dei Peep, ma pur essendo condivisibile lo scopo, non è ammessa la creatività, occorre rispettare la gerarchia normativa. La procedura non è corretta per cui il mio sarà un non voto”, ha detto la consigliera.
Stesso comportamento ha tenuto Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it, il quale ha chiesto chiarimenti sull’ubicazione esatta del metanodotto della Snam che segue un percorso diverso da quello ipotizzato determinando lo spostamento di una quota di alloggi. Il consigliere di Modenacinquestelle.it ha anche invocato “un piano particolareggiato che faccia chiarezza” e, in sede di dichiarazione di voto, ha rilevato che “una casa non costituisce un edificio di interesse pubblico, come invece richiesto dalla variante”.
Il capogruppo della Lega nord Nicola Rossi ha ribadito di essere “favorevole all’edilizia residenziale pubblica, ma contrario a quanto viene fatto in maniera non organica e secondo noi talvolta anche un po’ speculativa. Soprattutto – ha detto -siamo contrari a questo modo di procedere”.
Per Sergio Celloni di Mpa “ci deve essere equilibrio tra edilizia convenzionata e privata, mentre oggi la seconda è sempre più penalizzata”. Inoltre, il consigliere si è detto convinto che occorra utilizzare i contenitori dimessi prima di costruire nuovi fabbricati e ha aggiunto: “Non vorrei che l’incremento di popolazione previsto nei prossimi anni fosse visto solo ad appannaggio di certe imprese”.
Infine, Davide Torrini dell’Udc ha affermato: “L’assessore ci chiede di velocizzare un procedimento, tagliando un po’ di burocrazia; in linea di principio sono favorevole, ma vi ricordo che assieme al Bilancio abbiamo approvato un ordine del giorno in cui si proponeva alla Giunta di attivare un tavolo con Amministrazione comunale e associazioni di categoria che verificasse dove si può ridurre la burocrazia per dare un contributo alla crescita del Paese”.