Secondo l’Istituto Superiore di Sanità un bambino su tre pesa troppo e l’obesità infantile predispone a diversi problemi di salute. Parte da questa considerazione l’iniziativa “Siamo ciò che mangiamo?” promossa dal Comune di Modena e Conad in collaborazione con il Coni Modena. Il 18 novembre, dalle 17 nella sala Ex Oratorio del Palazzo dei Musei, si terrà un convegno di approfondimento sul tema e tre laboratori per bambini e ragazzi sull’alimentazione e il movimento.
Il convegno sarà introdotto di Simona Arletti, assessore all’Ambiente del Comune di Modena e presidente della Rete Città Sane OMS, e da Adriana Querzè, assessore all’Istruzione del Comune di Modena. Seguirà l’intervento dal titolo “Combattere l’obesità infantile per crescere in salute” del professor Andrea Vania dell’Università Sapienza di Roma e presidente dell’European Childhood Obesity Group. Seguirà alle 17.45 la tavola rotonda coordinata da Federica Galli, giornalista di Antenna 1, a cui parteciperanno Simona Arletti, Adriana Querzè, Gian Luigi Covili, direttore Area Emilia Nordiconad, e rappresentanti delle scuole. Al termine delle attività seguirà un aperitivo buffet nella galleria del Lapidario Romano del Palazzo dei Musei.
Il primo dei tre laboratori proposti per bambini e ragazzi rientra all’interno del progetto “Mangiando s’impara” di Conad. Dalle 17 alle 18 i partecipanti saranno guidati da un esperto di educazione alimentare in un percorso sensoriale che si concluderà con una divertente merenda a base di frutta. Parallelamente dalle 17 alle 19 il Coni di Modena realizzerà il laboratorio “In movimento” con ben cinque percorsi che inviteranno i bambini e le bambine ad assaporare il benessere derivante dall’attività fisica. Dalle 18 alle 19 sarà il turno della “Scienza a tavola” a cura di Fun Science. I piccoli partecipanti saranno divisi in squadre e si dedicheranno a rispondere alle domande “perché, come e cosa mangiamo?”.
“Quest’iniziativa rientra all’interno del percorso che abbiamo portato avanti con le tre edizioni del progetto Informa a Scuola e che ha coinvolto ogni anno più di duemila studenti delle scuole elementari, afferma Simona Arletti. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sull’obesità infantile danno l’idea di quanto sia importante insegnare ai bambini l’importanza di una sana alimentazione e dell’attività fisica per prevenire le malattie più gravi in età adulta. Merita ricordare che le malattie croniche, derivanti proprio da cattiva alimentazione e scarsa attività fisica, causano ogni anno 38 milioni di decessi e nei prossimi dieci anni si prevede che aumenteranno del 17%. Le amministrazioni pubbliche, conclude Arletti, hanno il compito di contrastarne l’aumento con progetti di formazione e informazione come questi”.
TROPPI BAMBINI SOVRAPPESO IN OTTO SCUOLE MODENESI
Nel 2010 l’Ufficio Città Sane del Comune di Modena ha distribuito 1682 questionari ad altrettanti alunni di 8 scuole elementari modenesi (Ceccherelli, Cittadella, Collodi, De Amicis, Giovanni XXIII, Giovanni Pascoli, Gianni Rodari, San Giovanni Bosco). L’obiettivo era quello di analizzare i comportamenti alimentari e la propensione all’attività fisica e alla mobilità sostenibile. In base ai dati rilevati l’11,2% dei bambini è risultato obeso, il 17,2% in sovrappeso e il 62,5% con un peso all’interno dei valori consigliati rapportati ad altezza ed età. Il 9,1% dei bambini non ha saputo scrivere o non ricordava il proprio peso. Inoltre, secondo le rilevazioni risulta che sono i bambini tra i 5 e i 7 anni quelli con il più alto tasso di incidenza di obesità (16,7%).
Il tempo libero
Durante la ricreazione il passatempo preferito è per il 94% quello del gioco con i compagni, solo un 4,8% ha dichiarato di preferire la lettura. Poiché era possibile dare più risposte, e quindi il totale complessivo supera il 100%, vi è anche chi gioca con i videogame (1,4%) o fa altro (1,7%). Il 7,2% preferisce non rispondere.
Il 75% dei bambini intervistati fa attività fisica oltre quella in orario scolastico, il 49,6% dei quali almeno due volte a settimana e il 28,1% anche più di due volte a settimana. Il 25% che non fa attività fisica dice che è per mancanza di spazi adeguati vicino casa (22,9%) oppure che non ama praticarla (21%). La maggioranza però risponde “altro” (27%).
Oltre allo sport i bambini amano soprattutto giocare all’aperto con gli amici (77,2%), giocare con i videogames (40,6%) e leggere (28,5%).
Gli alunni modenesi, però, guardano ancora troppa televisione. Infatti, il 50,8% preferisce passare il proprio tempo libero davanti al piccolo schermo: di questi il 24% vi si dedica per oltre 2 ore in un giorno, il 51% da una a due ore e il 24% per meno di un’ora.
Le abitudini alimentari
Le abitudini alimentari sembrano piuttosto positive con il 27% dei bambini che mangia frutta almeno due volte al giorno e il 35% una volta al giorno. Un po’ meno amata la verdura con il 29% che la consuma una volta al giorno e il 22% una volta ogni due o tre giorni. Il pesce risulta molto gradito dai piccoli scolari modenesi, infatti quasi un bambino ogni due (49%) lo consuma almeno una volta a settimana e quasi uno su quattro (23%) almeno due volte ogni sette giorni.
Da casa a scuola
Del campione di bambini che abita a meno di un chilometro da scuola il 36% usa la macchina, la percentuale sale a 71,9% per quelli che abitano tra 1 e 3 chilometri e a 80,4% per quelli oltre i 3 chilometri.