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Bilancio, il Pd modenese: “abbiamo già iniziato a contenere le spese”

I consiglieri comunali del Pd Giuliana Urbelli e Giandomenico Glorioso intervengono nel dibattito sulla manovra di bilancio. Ecco la loro dichiarazione:«Apprezziamo buona parte dell’intervento del capogruppo UDC, Davide Torrini, in materia di strategia di bilancio perché, in sostanza, fa un bel “copia incolla” di quello che l’assessore Colombo ha dichiarato fin dal primo momento.

In sintesi: siamo fortemente penalizzati dalla lunga serie di manovre adottate dal Governo appena caduto, che pesano sui cittadini modenesi per oltre 10 milioni di euro in spesa corrente; presteremo primaria e massima attenzione alla riduzione dei costi. Solo se questo non sarà sufficiente saremo costretti a completare la manovra con un’azione sulle entrate.

E’ ormai noto a tutti che la “grande” scelta federalista dell’ex governo si è sostanziata in una forte penalizzazione del sistema delle Autonomie Locali, con ricadute pesanti sulla qualità della vita dei cittadini, sul mondo del lavoro e sulle stesso sistema produttivo.

Già sul bilancio 2011 è iniziata l’attività di contenimento della spesa corrente testimoniata dal fatto che per la prima volta si è fermato il trend incrementale. La spesa corrente 2011 è infatti in calo rispetto all’anno precedente di circa 4 milioni per effetto combinato delle diverse manovre correttive applicate in corso d’anno. L’azione su cui punta l’accento Torrini è, come si vede, già iniziata.

Il bilancio 2012 ci chiede di fare ancora di più e ne siamo talmente consapevoli, come maggioranza al governo della città, che già da qualche mese stiamo lavorando in questa direzione al fine di perseguire gli obiettivi di salvaguardia dei servizi di welfare, assicurando nel contempo un’equilibrata gestione finanziaria che comporti un minor ricorso ad entrate straordinarie per finanziare la spesa corrente. Non sfugge, neppure, che è necessario accentuare l’azione di contrasto all’evasione ed elusione fiscale, potenziando l’attività di contrasto alla morosità tariffaria.

Quindi, piena consapevolezza che occorre fare di tutto, prima di azionare la leva sulle entrate. Faremo il possibile per orientare la manovra sul lato del contenimento della spesa, prendendo in considerazione anche modalità alternative di erogazione dei servizi.

Di fronte a tutto ciò azzardiamo, rispetto a Torrini, una conclusione diversa: se siamo d’accordo sull’analisi di partenza, perché escludere di esserlo anche sui provvedimenti da adottare?»

















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