giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'Orari di via Petroni: il parere negativo di Confesercenti Bologna e le...





Orari di via Petroni: il parere negativo di Confesercenti Bologna e le proposte di modifica

In data odierna la Confesercenti di Bologna ha inviato al Sindaco Merola le proprie osservazioni in merito alla Bozza di Ordinanza degli orari delle attività economiche in Via Petroni.

Il parere negativo sull’ordinanza in oggetto deriva dalle seguenti motivazioni: La situazione riguardante le attività economiche di Via Petroni e la convivenza fra i residenti e i fruitori delle attività medesime, non deve essere affrontata con un’ordinanza che interviene in maniera indistinta su tutte le attività; occorre valutare caso per caso le problematiche che si vengono a determinare, le eventuali responsabilità dei singoli gestori, come previsto dal regolamento di Polizia Urbana e dalle conseguenti ordinanze sugli orari recentemente approvate dopo un confronto tra amministrazione comunale e associazioni di categoria. Non esistono oggi le condizioni per interventi legati a motivazioni di sicurezza e ordine pubblico, infatti non viene proposta l’adozione di un’ordinanza contingibile e urgente conseguente a fatti specifici, documentati e limitata nel tempo. Viene sottoposta a richiesta di parere concertativo un’ordinanza sugli orari delle attività che limita fortemente gli orari di apertura delle stesse creando oggettive problematiche di competitività e concorrenza con le altre attività del settore, proprio alla vigilia della entrata in vigore della Legge n. 115 del 15 luglio 2011, che liberalizza in via sperimentale dal 1° gennaio 2012 le attività di pubblico esercizio ubicate nei Comuni inseriti negli Albi regionali delle Città d’Arte o Turistiche. Nel merito dei contenuti riteniamo che non sia presente nella Bozza di Ordinanza la gradualità che ogni intervento richiede e la correlazione tra l’eventuale infrazione e la relativa sanzione. Gli orari di chiusura proposti non sono una eventuale penalizzazione dell’attività ma diventano elemento che porterebbe alla chiusura delle attività stesse, con conseguenti perdite occupazionali, come ad esempio nel caso di pub e pubblici esercizi con chiusura prevista alle ore 23.00. Ci sono casi di attività di pubblico esercizio che fino al 31 ottobre 2011 avevano la deroga per la chiusura alle ore 03.00, dal 1° novembre non è stata rinnovata loro la deroga e quindi devono chiudere alle ore 01.00 e con la nuova proposta di ordinanza dovrebbero chiudere alle ore 23.00 senza aver avuto nessun verbale di violazione del Regolamento di Polizia Urbana, dell’ordinanza sugli orari vigente o della normativa riguardante l’impatto acustico.

Dopo un confronto con le attività associate che operano su Via Petroni e un colloquio con rappresentanti del comitato dei residenti, e con l’obiettivo di aprire un confronto costruttivo che porti alla modifica dell’ordinanza stessa, abbiamo formulato la seguente proposta di modifica:

ESERCIZI DI VICINATO ALIMENTARI E MISTI Chiusura non oltre le ore 20.00.

LABORATORI ARTIGIANALI ALIMENTARI Cessazione di attività di vendita al pubblico alle ore 20.00 se vendono alcolici. Cessazione di attività di vendita al pubblico alle ore 01.00 se non vendono alcolici, con possibilità di protrazione dell’orario il venerdì e il sabato alle ore 02.00 previo accordo di collaborazione (esiste una attività artigianale di gelateria che non potrebbe sopravvivere in estate senza gli orari notturni)

PUBBLICI ESERCIZI Chiusura alle ore 01.00 dalla domenica al giovedì. Chiusura alle ore 03.00 il venerdì e il sabato con disponibilità dei gestori ad integrare quanto previsto negli accordi dell’art. 13 del Regolamento di Polizia Urbana con: Rafforzamento e integrazione del personale dedicato all’ingresso nei locali Impegno a combattere l’abuso di alcol e a non effettuare politiche di vendita degli alcolici a basso prezzo, aumentando il prezzo degli “shot”.

La Confesercenti di Bologna ribadisce che per risolvere le problematiche su via Petroni, oltre agli impegni e alle limitazioni che riguardano le attività di pubblico esercizio, commerciali e artigianali, si debba mettere in campo un maggiore controllo dei territorio attraverso gli organi di vigilanza preposti attivando anche un dialogo con i gestori delle attività.

















Ultime notizie