(Adnkronos/Ign) – Nessun nome, né indicazioni sulla natura del governo. Solo qualche indicazione generale sul programma e sulle priorità del suo lavoro. Iniziano a trapelare dalle parole dei rappresentanti dei partiti minori convocati dal presidente del Consiglio designato Mario Monti, le prime informazioni sul nuovo governo. Un esecutivo che secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini “entro venerdì avrà ricevuto la fiducia in entrambi i rami del Parlamento”. A ricordare la criticità del momento è poi stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per il quale l’Italia sta attraversando una “crisi delicatissima e cruciale”.
Questa mattina il futuro premier ha lasciato l’hotel Forum intorno alle 9 del mattino e si è recato direttamente a Palazzo Giustiniani per iniziare leconsultazioni con gli esponenti dei partiti politici. Non potendo partecipare di persona all’incontro Umberto Bossi ha contattato telefonicamente Mario Monti confermato la linea politica già espressa al Presidente della Repubblica, che prevede l’indisponibilità della Lega Nord a votare la fiducia al futuro Governo e la disponibilità a valutare caso per caso i singoli provvedimenti proposti. Nel colloquio definito “cordiale e collaborativo” Bossi e Monti hanno comunque stabilito che si vedranno dopo l’espressione della fiducia da parte del parlamento.I primi ad incontrare Monti sono stati gli esponenti delle minoranze linguistiche e dei sottogruppi che compongono i gruppi misti di Senato e Camera. Nel pomeriggio sarà la volta di Italia dei Valori, Lega Nord e Terzo Polo.
Domani mattina, poi, toccherà a Pd e Pdl; quindi, nel pomeriggio, le forze sociali. Entro martedì verrà sciolta la riserva.Secondo quanto si è appreso Mario Monti avrebbe più volte rimarcato la sua piena disponibilità a collaborare con tutte le forze politiche per il bene del Paese. Io ho molto rispetto per il Parlamento e i partiti, avrebbe detto ai suoi interlocutori il senatore a vita. Roberto Antonione, deputato ex Pdl ora nel gruppo Liberali per l’Italia, conferma questo orientamento: ”Monti vuole una rappresentanza politica ai massimi livelli” del governo il che significa anche a livello di ministri. Un aspetto “molto apprezzato” da Arturo Iannaccone che, comunque vada, partiti o no, assicura a nome di Grande Sud-Lega Sud il “sostegno pieno e leale al nuovo esecutivo”. “Sostegno senza condizioni” a Monti è stato dato anche dalla delegazione dei Liberaldemocratici (Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Giorgio La Malfa).Mentre il senatore Roberto Rolando Nicco, in rappresentanza delle minoranze linguistiche-Val d’Aosta, ha riferito che Monti ”ha più volte sottolineato l’esigenza di un programma fondato sull’equità e il rigore”. Un piano “importante, con molti sacrifici”, ha riferito dal canto suo Francesco Nucara, segretario del Partito repubblicano.Inoltre, secondo Mirella Giai, gruppo misto, Monti ”non ha messo un termine al suo mandato. Teoricamente potrebbe arrivare fino al termine della legislatura”. ”Al presidente del Consiglio incaricato -ha riferito il deputato del gruppo Fareitalia per la Costituente Popolare Adolfo Urso al termine del colloquio- abbiamo chiesto di concretizzare al più presto e al meglio l’agenda concordata con l’Europa, contenente le misure per abbattere il debito pubblico e riavviare lo sviluppo”.