“Invece di farci sgomberare con atti che spesso sono anche violenti, il Comune apra un tavolo di trattative insieme a noi e alla Questura”. E’ quanto hanno chiesto Giulia, Alessio e Donatella, portavoci dei ragazzi dei gruppi riuniti nel Time Out e degli altri collettivi che venerdì scorso hanno occupato l’ex cinema Arcobaleno, a due passi da piazza Maggiore a Bologna.
Intervenendo in conferenza stampa, nell’atrio dell’ex cinema davanti al quale ‘veglia’ la statua-feticcio della ‘Santa Insolvenza’, i ragazzi hanno ricordato che “quest’occupazione è finalizzata ad offrire a tutta la cittadinanza iniziative culturali gratis”. Da qui l’idea di organizzare una non-stop di proiezioni di cortometraggi che durerà tutta la notte, accanto a laboratori, un concerto Jazz e un’assemblea per gli studenti medi che si dovrebbe tenere domani. Ma proprio per domani, forse all’alba, gli stessi ‘indignati’ si aspettano una possibile azione di sgombero, già annunciata dal Comune. “Alla proprietà del cinema abbiamo proposto di farci rimanere qui per 3 settimane o un mese, ma il proprietario ci ha detto di aver demandato tutto alla Questura” – ha spiegato Giulia, ricordando – “su questo spazio c’è una delibera del 2007 del consiglio comunale che stabilisce che non si può cambiare la destinazione d’uso di questo posto”. Insomma, l’Arcobaleno deve rimanere un cinema, ma da anni è chiuso e abbandonato, “noi – hanno proseguito i ragazzi – l’abbiamo riaperto e restituito alla città e crediamo che una mediazione non sia impossibile”.
I giovani ‘indignati’, tra cui molti studenti fuori sede ma anche ricercatori e precari, chiedono di trattare “per condividere una data di uscita con le relative modalità o per individuare un altro posto in cui poter portare avanti i nostri progetti, perchè ci sembra folle che quest’esperienza debba concludersi con uno sgombero, ripetendo gli errori del passato”.
Intanto, da questa mattina i giovani dell’ex cinema Arcobaleno hanno lanciato una petizione a sostegno della loro azione di protesta che, riferiscono, “è stata firmata anche dallo scrittore e attore Alessandro Bergonzoni e dal regista Riccardo Rodolfi”.
“Tutto ciò che si svolge qui dentro e’ pacifico e a carattere culturale – hanno concluso – se poi domani all’alba dovessero venire a sgomberarci, chiediamo di non fare troppo rumore perche’ ci sara’ in corso una proiezione”.
Ad assistere alla conferenza stampa anche l’ex consigliere comunale e leader del Vag61 Valerio Monteventi intervenuto per riferire che “questa mattina Carabinieri e Vigili urbani hanno sgomberato da via Sabatucci le decine di persone che si erano accampate fuori dal dormitorio perchè senza un riparo. Sono stati sequestrati loro coperte e cartoni e sono stati rimessi in mezzo alla strada” ha precisato Monteventi, riferendo che “nel Vag, dove ospitiamo circa 25 persone, non sono entrati”. Un episodio che Monteventi ha giudicato “un bruttissimo segnale” che dimostra come “tra il Merola libertario e il Merola sceriffo, la seconda opzione sta andando per la maggiore, ma noi il sindaco sceriffo l’abbiamo già conosciuto nei 5 anni di Cofferati”.