Si svolgerà a Mirandola, nell’ambito della Fiera di Francia Corta (19-20 novembre 2011), un’interessante mostra di pittura sui “pittori scomparsi” del Novecento mirandolese, a cura di Claudio Sgarbanti e col patrocinio del Comune di Mirandola. L’esposizione si terrà nelle sale appositamente allestite nell’angolo tra via Fulvia e via Cavour. Di seguito, un breve profilo dei pittori in mostra.
Zeno Bellini (Mirandola 1930 – Mirandola 1994). Gli amici lo ricordano come l’imbianchino che amava la pittura. Al Cortina lui ed Artebano Barelli raccontavano ai presenti le loro svariate avventure. Si conoscevano fin da piccoli e avevano fatto svariati lavori per aiutare le loro famiglie. Con gli acconti ricevuti per i lavori correva a comperare una tela dove con maestria dipingeva vasi di fiori o nature morte. Metteva tanto colore per far risaltare i petali, le foglie e le corolle.
Dante Carpigiani (Mirandola 1921 – Bologna ?). Ha insegnato scultura per diversi anni a Bologna presso l’Accademia di Belle Arti. Immenso è sempre stato il suo amore per l’arte. Aveva conoscenza perfetta del disegno e della forma. Nelle sue immagini si trova il più riposto significato e un insieme fitto di suggestioni, brulicante di motivi, analitico e sintetico nel tempo stesso.
Guido Carpigiani (Mirandola 1889 – Modena 1978). Ha trascorso la maggior parte della propria vita a Modena. I suoi dipinti rappresentano fresche visioni di paesi, espressioni del sentimento e quindi libera interpretazione della realtà. Nel 1950, in occasione dell’Anno Santo, dedicò a Pio XII un ritratto che si trova in Vaticano. Ebbe numerosi riconoscimenti in tutta Italia.
Giovanni Cavicchioli (Mirandola 1894 – Mirandola 1964). Iniziò a dipingere dopo la 2° guerra mondiale e fu incoraggiato a proseguire dal grande pittore Filippo De Pisis. Si ispirò anche all’amico Morandi e si rafforzò nella convinzione che la pittura dovesse essere contemplazione, calma e vita del colore. Fu anche giornalista, appassionato di musica ed eccellente scrittore di commedie.
Francesco Cazzuoli (San Felice 1928 – Mirandola 2011). Laureato in Giurisprudenza, fin da bambino coltivò il disegno e poi la pittura, come hobby per sé e per gli amici. Fu profondo conoscitore di arti figurative e musica classica. Nei suoi quadri si ritrova la sua seria e distinta personalità. A Mirandola era conosciuto per bontà e carità.
Renzo Fornasari (Carpi 1916 – Mirandola 1986). Pilota mirandolese d’aerei nella 2° guerra mondiale ha lasciato una produzione pittorica riconosciuta e apprezzata dai critici più esigenti. Dipinse delicati paesaggi o vedute di Mirandola, nature morte o splendide marine. Amava ritrovarsi con i concittadini appassionati di pittura per parlare d’arte. E’ stato il termine di paragone per tanti pittori di oggi.
Gabriele Lodi (Mirandola 1927 – Mirandola 1991). Conosciuto e stimato da tutti, fu solitario nella propria pittura. Dipinse pochi quadri solo per gli amici. Iniziò l’attività pittorica negli anni ’50. I suoi dipinti (clown attoniti, chierichetti curiosi, paesaggi mirandolesi) appaiono come finestre discrete che si aprono al declino del sole.
Walter Luppi (Mirandola 1914- Mirandola 1997). Luppi con i suoi seducenti scorci e le sue miniature di monumenti e chiese tratteggiati con colori accesi ci riporta a una Mirandola quotidiana, vista e ricordata con amore e poesia. Dipinse anche nature morte, fiori e paesaggi. Lavorò in ambito comunale ed era conosciuto con il soprannome di “Papacio”.
Gabriele Paltrinieri (Mirandola 1951 – Modena 2002). Gabriele, assieme agli amici, dipingeva chiuso in una stanza con la musica di Lucio Battisti a tutto volume. Erano gli anni ’70 e anche la pittura stava evolvendo. Gabriele realizzava opere curate nei particolari da offrire ad amici e parenti senza nulla chiedere, solo per il gusto di dare qualcosa di suo, unico e introvabile.
Elice Razzaboni (Mirandola 1908 – Mortizzuolo 1995). Maestra per quarant’anni nella Scuola Elementare Alighieri amava donare ad ogni alunno una sua piccola opera come ricordo dei cinque anni trascorsi. La sua pittura era una “cartolina” di angoli e scorci cittadini che copiava perfettamente da vecchie foto. Possiamo così ritrovare nei suoi quadri angoli scomparsi di una Mirandola che non c’è più, dipinti con colori tenuti. A scuola e nella pittura la sua virtù era la pazienza.
Renzo Ugolini (Modena 1934 – Mirandola 1994). Frequentò la Scuola d’Arte Venturi a Modena. Il suo soggetto preferito erano i fiori, carichi di colore che crescevano nei prati e nei fossi della sua Mirandola e sbordavano da anfore o da vasi sbilenchi. Cedeva volentieri le proprie opere a chi le chiedeva. Il prezzo richiesto? Secondo il bisogno o la simpatia dell’acquirente.
Mario Venuti, nato a Trieste, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Venezia e ha lavorato dapprima a Milano e poi, per molti anni, a Mirandola, presso la Cooperativa Muratori.