L’amministrazione comunale di Maranello ha incontrato nei giorni scorsi i principali rappresentanti del mondo scolastico cittadino (direttori didattici, insegnanti, genitori) per presentare e discutere la proposta di riorganizzazione in istituti comprensivi del sistema scolastico maranellese.
“Con la manovra di luglio il Governo ha di fatto imposto agli enti locali di attuare una riorganizzazione del sistema scolastico, attraverso l’istituzione obbligatoria di istituti comprensivi che aggregano scuola materna, elementare e media con un numero minimo di 1000 alunni per comprensivo, anche se la Regione ha indicato il numero minimo di 800”, spiega il sindaco Lucia Bursi. “E’ un processo di riorganizzazione che non abbiamo deciso noi, soprattutto per quanto riguarda i tempi, e che va ad incidere su un sistema scolastico come quello di Maranello che nel corso degli anni si è consolidato con una sua fisionomia.
Ora ci viene chiesto, nel giro di poco tempo, di stravolgere questa organizzazione territoriale e di personale e, con altrettanta rapidità, di mettere in atto un cambio culturale. E’ una questione complessa che ci siamo trovati a dover gestire in un tempo molto breve, che coinvolge gli studenti e le loro famiglie e decine di persone tra insegnanti e personale, e che abbiamo condiviso con tutti i soggetti interessati. Abbiamo lavorato ad una proposta che è stata presentata alle dirigenze scolastiche e ai genitori, con l’obiettivo di mantenere le due dirigenze e, in questo modo, di non impoverire l’offerta formativa per i circa 1.800 studenti di Maranello.
La proposta della giunta è di creare due istituti comprensivi che permetteranno comunque a tutti gli alunni di continuare a frequentare le scuole che frequentano attualmente. Le due dirigenze non saranno più individuate per livelli ma per percorso formativo, dunque ognuna avrà in carico lo studente per l’intero percorso dalle scuole materne alle elementari fino alle medie. Nel plesso dell’attuale scuola media i due istituti comprensivi saranno disposti su piani differenti, mentre gli spazi e i servizi saranno comuni. L’obiettivo della nostra proposta, che sarà sottoposta al voto del consiglio comunale il 28 novembre, è di mantenere la qualità dei livelli educativi, ragionando complessivamente sul percorso formativo dei ragazzi, mantenendo le due dirigenze e garantendo ad ogni alunno, per quanto possibile, la vicinanza territoriale tra residenza e scuola di appartenenza”.
