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Piano strategico metropolitano: il Consiglio provinciale approva lo Statuto del “Comitato promotore Bologna 2021”

Il Consiglio provinciale ha approvato ieri pomeriggio lo Statuto del “Comitato promotore Bologna 2021”, organo costituito allo scopo di “elaborare e dare avvio all’attuazione del Piano strategico metropolitano, quale strumento collegiale e volontario per individuare, promuovere e attuare i progetti e le azioni necessari a rilanciare Bologna come realtà d’eccellenza nazionale ed internazionale”.

Nei 12 articoli dello Statuto vengono disciplinati gli aspetti costituivi del Comitato: scopi e attività, durata (cessa la propria attività al raggiungimento degli obiettivi e comunque il 31/12/2013), risorse finanziarie, organi (Assemblea, Presidenti, Revisore unico, Tesoriere, Comitato scientifico, Collegio tecnico). Lo Statuto è stato approvato con 18 voti a favore (Pd) e 7 contrari (Pdl, Lega, Fli, Udc e Gruppo Misto).

Collegati alla delibera sono stati presentati in aula due odg, uno proposto da Fli e Udc che è stato respinto e uno sottoscritto da Pd, Fds, Idv (prima firmataria Marilena Fabbri-Pd) approvato con 18 voti a favore (Pd), 1 astenuto (Udc) e 6 contrari (Pdl, Fli, Lega e Gruppo Misto). Il testo dell’odg di maggioranza (condiviso con i colleghi del Consiglio comunale di Bologna) ribadisce la centralità del Piano strategico metropolitano come motore del sistema regionale attraverso una politica di area vasta e una pianificazione condivisa con la più ampia platea di forze sociali ed economiche del territorio.

Il documento, tra l’altro, invita la presidente Beatrice Draghetti ad operare affinché l’attività del Comitato promotore sia improntata al raggiungimento di alcuni obiettivi, tra i quali, “il massimo contenimento delle spese di gestione e organizzazione, in modo da preservare almeno il 90% delle risorse per la realizzazione di sviluppo dei progetti e l’individuazione di effettive priorità per ogni ambito tematico”. L’odg sottolinea inoltre la necessità di un ampio coinvolgimento delle forze sociali, economiche, culturali, ambientali; delle Assemblee elettive e dei cittadini.

La presidente Draghetti ha sottolineato in aula il valore innovativo del processo relativo al Piano strategico metropolitano “La Provincia – ha evidenziato la Presidente – ha da sempre l’attitudine a coinvolgere soggetti istituzionali e non, ora lo scenario è diverso, si tratta di una scelta condivisa tra i vari soggetti economici e sociali del territorio, di un impegno a “mettere la faccia” per determinare le scelte per un progetto futuro comune. Non è un progetto calato dall’alto ma un concorso di idee per elaborare una visione di futuro e contribuire a realizzarla responsabilmente”.

















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