Sono due le vincitrici della sesta edizione del Premio Diana Sabbi, consegnato oggi pomeriggio a Palazzo Malvezzi dalla presidente Beatrice Draghetti e dall’assessore Gabriella Montera. Il riconoscimento è stato assegnato a Chiara Cassinari e Paola Galuppini vincitrici ex-aequo rispettivamente per le tesi di laurea “Donne Palestinesi su due fronti. I comitati femminili degli anni ottanta nella West Bank” e “Religiose bresciane tra guerra e resistenza”.
La premiazione di oggi è stata dedicata all’anniversario della battaglia di Porta Lame del 7 novembre 1944 che vide Diana Sabbi tra i protagonisti. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, William Michelini, presidente dell’Anpi provinciale; la professoressa Dianella Gagliani dell’Università di Bologna; i famigliari di Diana Sabbi; Olga Prati coordinatrice Donne Anpi e il sindaco di Pianoro Gabriele Minghetti.
Il Premio di 2 mila euro viene assegnato a livello nazionale alla miglior tesi di laurea riguardante la Storia delle donne, dei movimenti, delle resistenze e dei modelli femminili in età contemporanea, con particolare riferimento al periodo della seconda guerra mondiale e della Resistenza.
Diana Sabbi, staffetta partigiana nata a Pianoro nel 1922 e scomparsa nel 2005, fu decorata con la medaglia d’argento al valor militare per essersi distinta in azioni di particolare valore e coraggio durante la Resistenza. Questo riconoscimento è stato istituito nel 2005 dalla Provincia di Bologna in collaborazione con Università e Anpi, per evidenziare il forte radicamento dei valori della Resistenza nella realtà territoriale del nostro Paese e per valorizzare la partecipazione e il ruolo delle donne nelle vicende che caratterizzarono la lotta di Liberazione.
Queste le motivazioni della giuria:
Chiara Cassinari, Donne Palestinesi su due fronti. I comitati femminili degli anni ottanta nella West Bank, tesi di laurea in Asia Meridionale e Occidentale. Lingue, culture e istituzioni, Università di Studi di Venezia, a.a. 2009/2010, relatore Prof.ssa Marcella Simoni. “La tesi si segnala soprattutto per la ricchezza della ricerca, svolta presso archivi internazionali e con interviste a dirigenti palestinesi dei Comitati femminili analizzati, e per l’ampiezza della documentazione prodotta. Estremamente positivo è il costante intreccio fra la ricostruzione dell’attivismo femminile e delle sue diverse forme e l’analisi del contesto più generale della storia palestinese nelle diverse fasi. Va anche segnalato il confronto continuo e maturo con le indagini e gli studi svolti su un piano internazionale relativi alla storia delle donne palestinesi. In sintesi si tratta di un lavoro che rivela l’indubbia competenza di Chiara Cassinari”.
Paola Galuppini, Religiose bresciane tra guerra e resistenza, tesi di laurea Arti Letterarie e Musicali dal Medioevo all’età contemporanea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2008/2009, relatore Prof. Giorgio Vecchio. “Paola Galuppini ha svolto un’ottima ricostruzione dell’ambiente e della vita delle religiose bresciane negli anni della seconda guerra mondiale e nei mesi della Resistenza, approfondendo la vita quotidiana, i sentimenti, l’agire di queste religiose. Ne emerge un quadro vivo e articolato della Resistenza civile che era rimasto finora sostanzialmente inesplorato. Va anche segnalato l’inserimento pertinente e puntuale della storia delle religiose nel contesto più generale. In sintesi si tratta di un lavoro importante e maturo”.