Il fermento che sta attraversando l’Italia si avverte anche a Reggio Emilia, dove l’Associazione culturale “Visioni Contemporanee” ha scelto di fare la sua seconda uscita pubblica a livello nazionale, dopo Milano, organizzando per venerdì 11 novembre alle ore 18, presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia, un convegno aperto al pubblico dal titolo “Cattolici e politica: l’ora di un nuovo impegno”.
Relatori d’eccezione l’on. Enzo Carra, presidente dell’Associazione “Visioni Contemporanee” ed esponente dell’Unione di Centro insieme all’on. Renzo Lusetti a cui saranno affidate le conclusioni della giornata di lavori.
“L’incontro prende spunto dalle dichiarazioni del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana che pochi giorni fa nel discorso di apertura del Forum delle associazioni cristiane a Todi – spiega Raimondo Soragni, coordinatore nazionale dell’Associazione che introdurrà il convegno – ha richiamato i laici cattolici ad un impegno straordinario nella società sui temi dell’etica sociale in questo momento di grave crisi che sta attraversando l’Italia, auspicando una nuova sensibilità da parte di tutti per assicurare giustizia sociale, lavoro e solidarietà”.
Un richiamo autorevole, quindi, che non poteva essere disatteso dal mondo economico, imprenditoriale e dell’associazionismo cattolico reggiano. Al convegno pertanto sono stati invitati ad intervenire le associazione di categoria, i movimenti cattolici e di cittadinanza che operano nel nostro territorio – come Associazione Industriali, Api, Confcooperative, Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio, Centro Italiano Femminile, Azione Cattolica, Cisl, Ucid, Compagnia delle Opere, Forum delle Associazioni familiari e Fondazione Toniolo – per portare un contributo costruttivo alla discussione in un’ottica di confronto e di crescita per il bene comune del Paese.
Il convegno dell’Associazione culturale “Visioni Contemporanee” rappresenta quindi un’importante occasione di confronto delle diverse anime laiche cattoliche e progressiste unite dalla consapevolezza di poter contribuire in modo determinante allo sviluppo della società, perché come sostiene il cardinale Bagnasco “se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione”.
