L’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, condotta soprattutto da cittadini extracomunitari, nel territorio carpigiano ha subito, negli ultimi anni, una notevole diminuzione per la continua attività di contrasto attuata dalle forze di polizia.
Gli assuntori, come risulta dai riscontri del personale in servizio di controllo del territorio, si recano presso altri comuni vicini, per l’acquisto delle dosi.
Molti utilizzatori di sostanze stupefacenti vengono infatti rintracciati sulle vie di accesso a Carpi, con piccole dosi per l’utilizzo personale.
Prosegue l’attività di controllo e di contrasto all’attività di spaccio nel comune sulla base delle risultanze determinate da piccoli sequestri di sostanza ai quali fanno seguito attività di indagine.
In particolare, alla fine di giugno del corrente anno, a seguito del rintraccio, in un parco pubblico cittadino, di un giovane cittadino straniero marocchino del 1986 residente a Carpi in possesso di 2,6 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, venivano attivate le indagini da parte del personale del Settore Anticrimine del Commissariato di Carpi per ricostruire le attività di spaccio dello straniero.
L’altro materiale sequestrato in occasione del predetto rinvenimento, alcune centinaia di euro, certamente provento dello spaccio, un taccuino con numeri di telefono ed altro, portavano infatti a ritenere che il soggetto non fosse esclusivamente un utilizzatore di droga ma avesse acquisito una posizione importante nello spaccio di cocaina prima tra i ragazzi che frequentano le zone cittadine di aggregazione e poi tra gli assuntori di cocaina della città.
Oltre al predetto, le attività di indagine, condotte con la verifica dei dati presenti sul taccuino e la raccolta di informazioni tra gli assuntori, conducevano ad un altro soggetto, cittadino marocchino del 1984, con il quale il primo si divideva il ricco mercato.
Le risultanze di tali attività condotte per tutto il periodo estivo, portavano ad acquisire importanti elementi probatori per ricostruire l’attività di spaccio, condotta sia nei parchi cittadini e sia nelle zone centrali della città.
Inoltre, si riusciva a precisare che per la “purezza” della cocaina venduta, i due stranieri avevano conquistato una rilevante quantità di clienti, con prezzi medi di 70/80 euro ogni dose del peso di circa 0,80 grammi, tre/quattro acquisti settimanali da parte dello stesso assuntore e con numerose cessioni quotidiane a gran parte degli assuntori della città.
La ricostruzione dell’attività di spaccio dei due soggetti, veniva comunicata all’A.G. la quale emanava ordini di custodia cautelare in carcere a carico dei due stranieri, uno dei quali, nel frattempo, per il suo stato di clandestinità, era stato prima ristretto al CIE di Modena e poi rimpatriato nel paese di origine, mentre il secondo, residente a Cavezzo, ma di fatto irreperibile, veniva rintracciato nella giornata di ieri presso l’abitazione di un amico connazionale e accompagnato presso la Casa Circondariale di Modena.