Le Segreterie Regionali Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna, nei giorni scorsi, hanno chiesto all’Assessore Regionale alla Mobilità Alfredo Peri di convocare al più presto il tavolo costituito con il Patto regionale per la mobilità sostenibile (sottoscritto il 13/12/2010) per costruire insieme, entro il mese di novembre, una giornata di mobilitazione finalizzata a salvare il servizio pubblico di trasporto locale in Emilia Romagna. Con la manovra di luglio, infatti, il governo ha deciso un taglio di oltre il 72% delle risorse precedenti, che se attuato provocherebbe un radicale ridimensionamento del servizio, con il rischio di perdere oltre 900 posti di lavoro.
Con la giornata di mobilitazione regionale si intende sollecitare il Governo a prevedere invece per l’anno 2012 i finanziamenti necessari a far funzionare il servizio pubblico di trasporto, integrando con gli opportuni provvedimenti la legge di stabilità in discussione in Parlamento. Al tavolo regionale inoltre Cgil, Cisl e Uil vogliono individuare e condividere le proposte utili a sostenere il sistema dei trasporti locali e ad escludere nel contempo ipotesi di incremento tariffario o ridimensionamento della quantità dei servizi già effettuati nel 2011.
In specifico i sindacati regionali propongono di valutare impegni ed iniziative che coinvolgono Regione, Province, Enti Locali, Direzioni Aziende TpL, Aziende Private TpL per:
1. Incrementare le velocità commerciale dei mezzi TpL nelle città, attraverso misure di regolazione del traffico privato (es. più corsie preferenziali).
2. Qualificare le reti di trasporto pubblico attraverso una maggiore integrazione tra ferro e gomma in particolare nelle aree urbane delle città in Emilia Romagna.
3. Consolidare il processo di integrazione tra le Aziende di TpL per costituire un unico operatore integrato ferro / gomma di dimensione regionale.
4. Impegnare le Aziende Private del TpL a partecipare ai progetti di aggregazione acquistando mezzi idonei per effettuare il servizio, senza ridurre i trattamenti contrattuali dei lavoratori.
Infine le Segreterie Regionali Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle Segreterie di Categoria Filt, Fit, Uiltrasporti dell’Emilia Romagna, sottolineano che un sistema di trasporto pubblico locale di qualità deve consolidare positive relazioni sindacali, applicando il contratto nazionale (peraltro scaduto da 3 anni), attuando gli accordi di secondo livello esistenti, praticando un ampio confronto per realizzare un equilibrato rapporto tra assetto organizzativo, sistema dei servizi all’utenza e tutela delle condizioni di lavoro degli operatori.
Come è noto, in Emilia Romagna operano 6.200 dipendenti del Trasporto Pubblico su gomma, oltre 800 lavoratori delle Aziende Private del TpL e oltre 2.000 lavoratori del Trasporto Ferroviario (1.600 Gruppo FS e 600 FER).