Il 92% dei bolognesi reputa internet un canale affidabile per la ricerca di informazioni in ambito di salute, una percentuale ancor più elevata del pur consistente dato nazionale (86%). È quanto emerge dai dati raccolti dalla nuova indagine online(1) dell’Osservatorio Sanità(2) di UniSalute, commissionata all’istituto Nextplora dalla compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria, che ha studiato la percezione degli italiani nei confronti delle principali fonti di informazione che trattano di salute.
Un parere quasi unanime dunque: i bolognesi ritengono che il web offra l’accesso a informazioni affidabili più di quanto non facciano inserti di sanità sui quotidiani e la televisione, ritenuti affidabili rispettivamente dall’81% e dal 73% del campione.
Niente di cui stupirsi se si considera che, come ha dimostrato un recente studio (presentato a Roma nel corso del convegno “la comunicazione verso i cittadini in sanità”), il 30% degli italiani utilizza il web come primario canale d’informazione sul tema salute. Sono infatti numerosi i portali e i siti gestiti da specialisti del settore che offrono contenuti e informazioni qualificate.
Sia chiaro: internet non sostituisce le pubblicazioni scientifiche specializzate, che anzi risultano essere le fonti più affidabili (in cui ripone fiducia la totalità dei bolognesi) né mette in discussione il loro ruolo, ma si affianca ad esse per affermarsi come una delle principali fonti di informazione anche in questa delicata area, un ulteriore valido canale al servizio del cittadino.
Rilevante anche l’importanza attribuita alle esperienze vissute e raccontate da parenti e amici, che diventano una fonte di informazione altrettanto attendibile (così si esprime l’82% del campione), al di là della reale competenza riguardo ciò che viene detto e del ruolo giocato dall’emotività propria di ogni persona quando si racconta un’esperienza vissuta direttamente.
Analizzando i dati si nota come a Bologna sia ampiamente riconosciuta un’elevata qualità delle informazioni alle principali fonti che si occupano di salute.
Nello specifico la fonte che raccoglie più consensi resta, come detto, la categoria delle pubblicazioni scientifiche specializzate: il 63% degli intervistati le definisce attendibili e competenti a cui si aggiunge un ulteriore 37% che le ritiene molto credibili.
Allo stesso tempo, il 46% degli intervistati si fida delle informazioni che si trovano sul web, a cui si aggiunge un altro 36% che le ritiene abbastanza attendibili ed un 10% che le trova molto attendibili.
Perché la rete riscuote così tanta fiducia?
Va detto che oggi Internet offre un accesso diretto e immediato ad un’ampia gamma di contenuti qualificati.
Ma forse non è l’unico fattore. Internet è ormai il luogo per eccellenza dove si condividono esperienze. Ciò che molti navigatori oggi cercano sono i commenti e i consigli di coloro che hanno avuto, o stanno vivendo, una determinata esperienza. Informazioni che appaiono completamente disinteressate, il cui unico scopo è fornire un servizio a chi legge. È questo tipo di riscontro “emozionale” il valore aggiunto della Rete e che contribuisce a renderla un canale attraente e allo stesso tempo autorevole.
“La sinergia tra competenza scientifica, fondamentale quando si parla di salute, e la possibilità che la rete offre di raggiungere un numero sempre più elevato di cittadini è da sempre al centro della nostra attività” afferma Andrea Pezzi, Direttore Generale di UniSalute. “Grazie al lavoro del nostro comitato scientifico e dei nostri medici rendiamo accessibile, anche attraverso il web, una consulenza di alta qualità sulla migliore soluzione sanitaria possibile per chi si avvale dei nostri servizi” conclude Pezzi.
1 Indagine CAWI condotta ad inizio marzo 2011 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età (over 25), sesso ed area geografica (totale 601 casi).
2 L’Osservatorio Sanità di UniSalute, avviato nel 2002 con l’obiettivo di monitorare il mondo della sanità integrativa, si occupa oggi anche della percezione degli italiani su fiducia, competenza, conoscenza dei servizi sanitari pubblici e privati, oltre che sul ruolo del welfare sanitario in azienda.
UniSalute, fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, è la prima Compagnia in Italia ad occuparsi esclusivamente di assicurazione salute attraverso un modello innovativo e differente: al tempo stesso potente centrale di acquisto e controllore specializzato della qualità delle prestazioni sanitarie per tutti i propri assicurati.
Sintesi tra competenze assicurative e cliniche – anche alcune decine di medici specialisti tra i suoi dipendenti – UniSalute opera attraverso una rete di oltre 6.200 strutture convenzionate presso le quali gli assicurati possono usufruire di prestazioni sanitarie di qualità con ridotti tempi di attesa e con il pagamento della prestazione da parte della Società.
Ad oggi conta oltre 3 milioni e 500 mila clienti e nel 2010 ha raggiunto il primato nazionale nella gestione dei Fondi Nazionali di categoria assicurati e delle Casse Professionali.