Sabato mattina all’interno del centro Kaleidos si sono date appuntamento un gran numero di coppie di tutti i distretti coinvolte nel percorso di adozione. Il tema dell’incontro era incentrato infatti su “Percorsi adottivi e romanzo familiare” e rivolto alle coppie che hanno iniziato il percorso di adozione, a coloro che hanno già concluso l’iter e sono in attesa di abbinamento, ma anche alle famiglie che stanno vivendo un’esperienza di adozione.
L’incontro rientrava all’interno di una più ampia progettazione regionale che fa riferimento alle diverse genitorialità per le quali la Regione Emilia Romagna, per mezzo della Provincia, finanzia momenti di formazione e confronto.
L’apertura dei lavori è stata definita dagli interventi del Sindaco Giammaria Manghi e all’Assessore al Welfare del Comune di Poviglio Sergio Cecchella, ai quali è seguita la presentazione di Carla Poletti, Coordinatrice dell’area genitorialità e tutela minori del Servizio Sociale Integrato Zonale dell’Unione.
Ad illustrare i percorsi adottivi è stata invece Jolanda Galli, psicologa e psicoterapeuta esperta sul tema dell’adozione sia in campo nazionale che internazionale, che ha spiegato alle coppie presenti l’importanza di accogliere, insieme al bambino, anche la sua storia.
Secondo la dott.ssa Galli, la coppia adottiva rappresenta per il bambino un ponte importantissimo tra il passato e il futuro. Un collegamento che va mantenuto vivo ripercorrendo insieme al bambino il romanzo della propria vita. Un racconto, ha spiegato la psicoterapeuta, che va costantemente ripercorso e reinterpretato dalla famiglia a partire dalle origini e dai ricordi del bambino, che vanno integrati nella vita stessa della famiglia.
“Momenti come questo – ha commentato il Sindaco Manghi – ci danno l’opportunità di riflettere sui temi sociali, in particolare sull’importanza della famiglie e di diversi tipi di genitorialità per la costruzione di una comunità coesa”.
Soddisfazione per la qualità e la centralità dei temi trattati è stata espressa dall’Assessore Cecchella, che ha ribadito “l’importanza di mettere a confronto le esperienze e la necessità di riscrivere la storia delle adozioni attraverso la valorizzazione delle identità soggettive e il racconto delle storie individuali”.
L’incontro è stato patrocinato dalla Provincia di Reggio Emilia, dall’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana insieme al Servizio Sociale Integrato Zonale e al Servizio Sanitario Regionale e al progetto “Annodare”.
