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In sciopero dei farmaci e della fame. Malato di distrofia muscolare chiede aiuto al comune di Castelfranco

Rivuole indietro la sua dignita’. Quella che l’incapacita’ di far fronte ai costi della malattia gli ha sottratto ormai da tre anni. Immobilizzato su una sedia a rotelle dalla distrofia muscolare, cardiopatico, con problemi respiratori, Giorgio Pagano, 32enne di Castelfranco Emilia, ha superato la soglia della disperazione. Un primo tentativo di suicidio il mese scorso, adesso lo sciopero della fame e dei farmaci. Da 6 giorni non mangia ne’ assume medicinali, in protesta contro il Comune che tarda a concedergli quanto richiesto. Extrema ratio per ottenere quel contributo economico necessario per pagare affitto e assistenza domiciliare.

Con la sola pensione di inabilita’ non puo’ permettersi entrambe le spese. Circa 900 euro da dosare con logica e parsimonia. Questo mese ad un tetto sopra la testa ha preferito una persona che lo aiutasse a mangiare, lavarsi e pulire la casa. Quattro ore al giorno per un totale di 600 euro al mese. Il resto per spese di ordinaria amministrazione perche’ anche i medicinali che non passa la mutua costano troppo. Ma a novembre dovra’ pagarlo l’affitto e avra’ bisogno di un’assistenza full time.

A coprire le spese per Giorgio potrebbe bastare un assegno di cura. Trecento euro al mese su cui insiste da tempo con il Comune di Castelfranco che pero’ non sono ancora arrivati. “E’ da agosto che chiedo al sindaco e all’assessore alle Politiche sociali di aiutarmi – racconta all’Adnkronos Pagano – ma per adesso mi e’ stato recapitato solo il pranzo a mezzogiorno. Dicono che non hanno fondi”. E le conseguenze si ripercuotono anche sugli affetti. “Qualche tempo fa era venuto a trovarmi mio figlio – continua amareggiato – ha 11 anni e vive con la mamma a Lucca. L’ho potuto tenere con me solo un paio di giorni, poi sono finiti i soldi per fare la spesa”.

Ed intanto e’ fissato per il prossimo 3 novembre un incontro al quale parteciperanno, oltre a Pagano, anche il sindaco Stefano Reggiani e l’assessore alle Politiche sociali Nadia Manni del Comune di Castelfranco, il direttore sanitario della usl del Comune emiliano, Massimo Marcon, e l’assistente sociale che sta seguendo il caso. Oggetto della discussione: l’assegno di cura richiesto da mesi.

“Cercheremo di trovare una soluzione – ha dichiarato il sindaco di Castelfranco Emilia, Stefano Reggiani – Pagano e’ residente a Castelfranco da settembre e da quel momento e’ stato preso in carico dai servizi sociali locali che gli hanno proposto quanto in loro potere. Il suo caso e’ seguito e giovedi’ esamineremo le nuove richieste”.

Ma Giorgio e’ sfiduciato. “So gia’ cosa mi diranno – dichiara – i servizi sociali vogliono propormi il volontariato alla Croce blu per farmi distrarre dal fatto che non hanno soldi da darmi. Ma il mio bisogno e’ un altro”. E’ convinto che neanche questa volta verranno adottati i provvedimenti richiesti ed annuncia che, se sopravvivera’ fino a quel giorno, esplodera’ in tutta la sua dolorosa rabbia in un ultimo “Giorgio contro tutti”.

















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