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151° del Corpo di Polizia Municipale di Bologna: il discorso del Comandante Di Palma

Il discorso del Comandante Carlo Di Palma tenuto questa
mattina in Cappella Farnese, a Palazzo d’Accursio, in occasione della Festa
del 151° del Corpo di Polizia Municipale di Bologna.“Signor  Sindaco,  Signor  Prefetto, Autorità civili, militari e religiose,
colleghi,  cittadini. Rivolgo, a nome mio e del Corpo di Polizia Municipale
di  Bologna  il  saluto e il ringraziamento per essere oggi in questa bella
Sala  del Palazzo Comunale, a festeggiare un anno di attività e 151 anni di
storia del Corpo.

Il  28 ottobre del 1860, (una domenica per l’esattezza, segno che l’odierna
necessità  di  lavorare  di più e meglio, ci accomuna oggi, almeno un poco,
alla  grande  tradizione  degli  anni difficili ma entusiasmanti dell’Unità
d’Italia)  la  Giunta del Comune di Bologna deliberò la nascita delle prime
Guardie  Municipali. Tre giorni dopo le prime 24 Guardie uscivano in strada
per  adempiere  al  compito  di  vigilare  sull’osservanza  dei regolamenti
comunali:  igiene  pubblica,  commercio,  nettezza  urbana, abusi edilizi e
molto altro, negli anni a seguire.

In  questi 151 anni di storia e di cronaca, attraverso le dure prove di due
guerre mondiali, delle progressive e a volte repentine mutazioni sociali ed
economiche,  della  ricostruzione  di  uno stato e di una città democratici
dopo  il  ventennio  del  fascismo,  ma  anche  grazie  ad una ininterrotta
tradizione  di  civismo,  solidarietà  e  amore  per  la vera libertà che i
bolognesi  certamente possiedono fin dall’era dei liberi comuni, Bologna ha
sempre  annoverato,  tra le proprie e più gloriose istituzioni, il Corpo di
Polizia Municipale.

E’  anche  attraverso  il  costante  servizio delle donne e degli uomini di
questo  antico  Corpo  di  Polizia  Locale,  infatti, che è stato possibile
affrontare  e  spesso  vincere  sfide  difficili  come quelle imposte dalla
complessità  cittadina  a chi vuole governare e soprattutto governare bene:
sicurezza  urbana  e  stradale,  mobilità  e  traffico, educazione civica e
rispetto  diffuso  e  autentico  delle  regole  che presiedono alla vita di
tutti, siano essi cittadini, attività economiche, Università, associazioni,
istituzioni laiche o religiose.

Dunque    vogliamo    anche    quest’anno    illustrare    brevemente    ma
significativamente le attività svolte dal Corpo nell’anno appena trascorso,
attraverso  cinque grandi tematiche concettuali, idonee ad illustrare buona
parte del nostro servizio.

E’  ancora  la  strada, semplicemente la strada il luogo nel quale dobbiamo
continuare  a  misurare  davvero  se abbiamo fatto passi avanti nell’essere
cittadini  autentici,  persone etiche e coscienti, individui rispettosi dei
diritti  altrui  e  pertanto convinti difensori di un sempre più necessario
sistema  di  regole.  Come  diceva  Indro Montanelli:  “Anche quando avremo
messo  a  posto  tutte  le  regole,  ne  mancherà  sempre  una:  quella che
dall’interno  della  sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi
secondo le regole.”
Ed  è  di tutta evidenza che, da questo punto di vista, anche se la forbice
dei  decessi  per  incidenti  stradali  continua  lentamente  ma abbastanza
costantemente  a  restringersi,  l’insieme  dei  dati  contravvenzionali in
nostro  possesso,  obbliga  oggi  più  che mai tutti, operatori di polizia,
istituzioni,   amministratori   e   soprattutto   famiglie,  insegnanti  ed
educatori,  a  mantenere alta la guardia e lo sforzo di convincere ciascuno
ad  essere  più  attento  a  quel  bene  irrinunciabile  che è la sicurezza
stradale,  poiché,  è sempre bene ricordarlo, anche a Bologna si muore o ci
si  infortuna  gravemente e permanentemente ancora e soprattutto a causa di
semplici  infrazioni al codice della strada, piuttosto che per altre azioni
criminose afferenti il codice penale.

Dal  1°  settembre  2010  al  31  agosto 2011, nell’ambito dell’attività di
infortunistica  stradale  svolta  dal  Corpo (che come è risaputo svolge in
modo  pressoché  prioritario  tale servizio in ambito urbano) 6.712 persone
sono  risultate  coinvolte  in sinistri stradali, dunque 18 al giorno; 2534
sono  quelle  che  hanno  riportato  infortuni,  22 con prognosi riservata,
mentre  sono  stati 23 quelle decedute, quasi uno ogni 16 giorni. In questo
quadro,  in  alternanza tra miglioramenti e confermate criticità, aumentano
ancora  e  purtroppo i casi di omissione di soccorso, da 11 a 15. Quale sia
la  ricaduta  economica,  sanitaria,  assistenziale  ed  infine sociale, di
questo quadro, dovrebbe essere un monito più che sufficiente, ma così non è
purtroppo,  come  è  agevole  constatare  osservando  qualche dato relativo
all’attività  contravvenzionale  e  repressiva svolta dagli appartenenti al
Corpo.
Attraverso  le migliaia di servizi dedicati alla sicurezza stradale, svolti
soprattutto  grazie  allo  sforzo  quotidiano  delle  nostre  pattuglie  di
quartiere  e  di motociclisti, abbiamo accertato  quasi 62.00 punti patente
da  decurtare,  ritirato 480 patenti, rilevato 1137 mancate revisioni, 1066
casi  di  mancato  uso  della  cintura  di sicurezza e ben 1117 relativi al
mancato  uso  di occhiali o lenti obbligatorie. Abbiamo realizzato numerosi
servizi  speciali  notturni,  nell’ambito  dei  quali l’uso di etilometri e
telelaser  ha consentito, tra l’altro, di reprimere 141 casi di guida sotto
l’effetto  di  tassi  alcolemici  vietati e 30 relativi all’uso di sostanze
psicotrope. Cala, ma è ancora un comportamento a rischio troppo elevato, il
mancato  rispetto  delle  indicazioni semaforiche, rilevato 4.537 volte dai
soli sistemi STARS, contro i 5.347 dell’anno precedente,
L’attività  contravvenzionale  totale,  circa  584.000  accertamenti,  si è
attestata  su  valori  leggermente  inferiori a quella rilevata un anno fa,
anche   grazie   a  un  sensibile  calo  dei  transiti  vietati  in  corsie
preferenziali,   da  oltre  202.000  agli  attuali  151.000,  ma  preoccupa
l’innalzamento  degli  accessi  non  autorizzati nella ZTL, da poco meno di
160.000 a quasi 211.000.

Eppure  la sicurezza stradale è una battaglia di lungo periodo che speriamo
di  vincere  non  solo  sulle  strade,  ma  soprattutto nelle scuole, tra i
ragazzi, raggiungendoli un poco a tutte le età, cercando di agganciare così
anche  le  loro  famiglie,  gli  adulti, attraverso un costante e fiducioso
sforzo comune. Per fare tutto questo abbiamo utilizzato 1394 servizi svolti
da   nostri   agenti   e  ufficiali  particolarmente  motivati,  svolgendo,
attraverso  i  nostri corsi e le nostre testimonianze, 5000 ore di attività
nelle  scuole,  all’interno  di  834  classi, raggiungendo 20.533 studenti,
anche tramite uscite a piedi e in bicicletta

Bologna  ha  felicemente  adottato  quello  che solo oggi viene definito un
moderno  sistema  di  prossimità  per  la polizia locale, da oltre 40 anni.
Facciamo  cioè  prossimità  vera fin dagli anni ‘70, impiegando a tutt’oggi
circa  il 50% del totale degli operatori di Polizia Municipale, proprio nei
reparti  dislocati  nei  quartieri.  Dobbiamo  ricordarlo non solo ad altri
soggetti istituzionali e ad altre città, molte delle quali avviano soltanto
oggi  una  simile  esperienza,  ma anche a noi stessi, perché presidiare il
territorio   attraverso   nuclei   territoriali   di   Polizia   Municipale
direttamente  collocati  nei  quartieri  cittadini, non è soltanto una cosa
saggia  ed intuitivamente giusta, ma è soprattutto una sfida quotidiana non
altrettanto  facile  da vincere. La tentazione di accentrare tout-court, di
specializzare,  o semplicemente l’evidente difficoltà di mantenere standard
quantitativi  e  qualitativi accettabili di personale “pronto all’uso”, può
infatti  indurre  a  qualche riflessione dubitativa quando si deve decidere
come andare avanti con la tipica e inevitabile frammentazione che deriva da
un  sistema  basato  sui  18  comandi  di  Quartiere dei primi vent’anni di
esperienza e sui 9 di oggi.
Eppure  non  pensiamo  possa  esistere  un  altro  modo  di fare polizia di
prossimità, o meglio polizia di comunità, come più appropriatamente oggi si
tende  a  definire,  che  quello  di continuare ad investire e se possibile
reinvestire   attraverso  comandi  territoriali  sempre  più  efficienti  e
organicamente  numerosi. Dobbiamo continuare a mantenere, direttamente, sul
territorio,  agenti  e ufficiali esperti, veicoli, attrezzature e strumenti
di  lavoro,  ma  anche  e  soprattutto  metodologie  di analisi del tessuto
sociale,  pattugliamento  ravvicinato,  conoscenza  diretta ed approfondita
dell’ambiente   urbano  e  delle  specificità  della  locale  cittadinanza,
acquisizione  continua di quel patrimonio di informazioni così fondamentale
nel  garantire  la  nostra  costante collaborazione verso le altre forze di
polizia.

Forse  la  chiave  di  risoluzione  di questo paradosso risiede proprio nel
ripensare  la  massa  critica dei singoli presidi, poiché è evidente che se
per  gestire  nel  miglior  modo possibile un nucleo territoriale occorrono
comunque 2 o 3 ufficiali e una seppur minima struttura di gestione interna,
è  altrettanto vero che un simile dispositivo otterrebbe maggiore efficacia
ed  efficienza  se  fosse  conferito a cinque o sei reparti di 50-80 uomini
ciascuno, piuttosto che nella situazione attuale caratterizzata da 9 (oltre
al Nucleo Vigilanza Palazzo) reparti con dimensioni di 25-40 unità. Se cioè
vogliamo continuare a fare servizio, anche appiedato o in bicicletta, sulle
vie  e  nelle  piazze  del  centro  e  della  periferia cittadini, dobbiamo
orientarci  senza  alternative  alla  massima  ottimizzazione possibile dei
risicati numeri che l’organico oggi ci concede.
Per  fare  tutto questo i nostri nuclei territoriali hanno complessivamente
svolto un’imponente carico di lavoro, pari ad oltre 101.000 ore di servizio
per  i  controlli  del  territorio, impegnando 24.126 presenze-agente. Sono
stati   operati  specifici  servizi  in  autonomia,  coprendo  227  diverse
manifestazioni   serali  e  festive,  142  servizi  serali  e  notturni  di
repressione  nel  campo della sicurezza stradale, e quasi 1400 servizi, per
un totale di 6900 ore circa, direttamente mirati a contrastare il degrado e
a  garantire  maggiore  controllo  del territorio, sempre in orari serali e
notturni.
I  comandi  distaccati  hanno  peraltro  garantito  6416 ore di ricevimento
pubblico,  ascoltando  17.652  persone,  gestendo  più  di  46.000 contatti
telefonici, rilasciando 585 permessi di transito. Siamo entrati migliaia di
volte   nelle  case  dei  nostri  cittadini,  verificando  27.287  pratiche
anagrafiche, una ogni 14 residenti complessivi.
Fare  prossimità  ha  voluto  dire  anche  presidiare con varie modalità 68
plessi  scolastici,  impiegando solo per questo 4760 ore di servizio. Oltre
13.000 i controlli e i pattugliamenti di quartiere eseguiti presso attività
commerciali,  artigianali  e  pubblici esercizi, nonché quasi 10.000 quelli
riguardanti parchi e giardini pubblici.
A  partire  dal  prossimo anno saranno infine disponibili ulteriori dati su
questa  che  è  certamente  l’attività  di servizio fondamentale del Corpo,
poiché  è già stato avviato un nuovo sistema di monitoraggio delle attività
di  prossimità  che  ci  accingiamo  a fornire periodicamente e in forma di
report informatico agli stessi presidenti di quartiere.

Operare  un  controllo del territorio, per una forza di Polizia Locale come
la  nostra,  costituisce  anche  e  soprattutto  un  contributo di peso nel
garantire  la  tutela  di  quell’irrinunciabile  bene  pubblico  che  è  la
sicurezza  urbana. Accanto alla missione fondamentale di garantire ordine e
sicurezza  pubblica,  svolta  grazie ai preposti Organi dello Stato, dunque
attraverso  il  presidio  costante,  puntuale  e rassicurante garantito dal
Signor   Prefetto,   dal   Signor  Questore,  dai  colleghi  dell’Arma  dei
Carabinieri  e  da  tutte  le  altre  Forze  di  Polizia dello Stato, a cui
dedichiamo  ancora  una  volta  il  nostro  particolare  ringraziamento, la
Polizia   Municipale   di   Bologna   deve   collaborare   diuturnamente  e
consapevolmente  cercando  di  assicurare anzitutto il rispetto delle prime
regole di convivenza civile.
L’attività  svolta  in  questo  senso  dai reparti specializzati del Corpo,
Polizia  Amministrativa  e  Reparto  Sicurezza  anzitutto,  in sinergia con
quella  garantita dai nove  presidi territoriali, ne costituisce un esempio
molto concreto.
831  controlli specializzati eseguiti nei confronti di altrettante attività
commerciali e pubblici esercizi, 756 sequestri amministrativi e penali, 225
controlli di fiere e mercati, 2318 violazioni elevate, 140 servizi notturni
mirati e 82 festivi, ne sono la concreta riprova.
Il  Reparto  di  Sicurezza  Urbana  e Antidegrado ha garantito inoltre, 375
servizi con altre forze di polizia, aumentando ulteriormente il già elevato
totale  raggiunto nell’anno precedente pari a 204, operando 82 arresti, 938
denunce a piede libero, 240 fotosegnalamenti, nonché effettuando 69 servizi
mirati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, 314 servizi di controllo
in  parchi  e  giardini tramite l’utilizzo delle unità cinofile, nonché 217
servizi anti-borseggio.
Il Corpo assicura il proprio impegno anche nell’ambito della tutela e della
protezione  dello  spazio  urbano  da  specifici  fenomeni  di  degrado,  a
cominciare   dalla   vera  e  propria  piaga  del  graffitismo  deregolato.
L’attività  denominata  PANDORA (acronimo di: Pattugliamento Anti Degrado e
Osservazione  Reattiva  dell’Ambiente)  ha,  come  noto, assicurato i primi
concreti  risultati.  Nel  corso  di  diverse attività di indagine, è stato
possibile   giungere   alla   denuncia  di  ben  32  persone,  svolgere  15
perquisizioni  domiciliari,  13 a Bologna e provincia e 2 in altre regioni,
sequestrare  584  bombolette  spray  e numeroso altro materiale afferente i
reati previsti in materia. L’attività di “monitoraggio graffiti” svolta dai
vigili  di  quartiere  ha  portato inoltre, fino ad oggi, alla schedatura e
alla  referenziazione  tipologica e topografica di 17.034 graffiti e firme,
le  così  dette  “TAG”,  elevando  tra  l’altro  320 verbali per affissioni
abusive.
L’attività  dell’Ufficio  Polizia  Giudiziaria,  ad integrazione e supporto
trasversale  dell’intera  organizzazione  territoriale  e specialistica del
Corpo  Polizia Municipale, sta peraltro imboccando una strada professionale
sempre  più  significativa  e  di  correlata costante crescita qualitativa.
Tutto  questo  è  stato  possibile  anzitutto  grazie alla direzione e alla
fiducia  che  in  tal  senso  l’Autorità  Giudiziaria, a partire dal Signor
Procuratore  Capo  Dott. Roberto Alfonso, ha voluto assicurare al personale
del Corpo così impegnato.
Dobbiamo  inoltre  rammentare  che,  nelle prossime settimane, le procedure
necessarie  alla  costituzione  della  prima Sezione di Polizia Giudiziaria
(mai  creata  precedentemente)  con  personale  della Polizia Municipale di
Bologna presso la Procura, su disposizione e mandato del Signor Procuratore
Generale  della  Corte  d’Appello  dott. Emilio Ledonne, saranno finalmente
ultimate.  Crediamo che ciò costituisca un felice e chiaro esempio di quale
possa  e  debba essere il contributo della Polizia Municipale e del Sindaco
della  città,  a vantaggio e supporto del defatigante e fondamentale lavoro
svolto   dall’organo  inquirente  della  nostra  Magistratura.  Le  recenti
indagini che hanno già coinvolto la Polizia Municipale in quanto Ufficio di
Polizia Giudiziaria, molte delle quali condotte sotto la puntuale direzione
del Procuratore Aggiunto dott. Valter Giovannini – che cogliamo l’occasione
per  ringraziare  -,  basti pensare, tra le altre, a quella ancora in corso
nonché  di straordinario impegno e complessità che sta interessando il tema
dei  permessi  concessi  a  falsi  invalidi e altre fattispecie di transito
vietato  e  sanzioni correlate, sono altrettanti, evidenti esempi di questo
sforzo e di questa crescita.
In  questa direzione segnaliamo anche il crescente e proficuo lavoro svolto
con  la  Procura  dei  Minori,  grazie  all’impulso e all’attenzione che il
Procuratore  Capo Regionale Dott. Ugo Pastore ha voluto e saputo mettere in
campo.
L’Ufficio di PG ha inoltre effettuato o processato nell’anno: 1739 attività
di  indagine,  538  denuncie  per reati vari, 93 accertamenti di violazione
legge  Bossi-Fini,  53 comunicazioni al Tribunale dei Minori, 28 verbali di
perquisizione.
Anche il Reparto di Vigilanza Edilizia ha contribuito validamente in questo
contesto,  garantendo  la  propria  competenza  specializzata attraverso la
predisposizione di 254 verbali a carattere penale, 698 controlli edilizi, 4
sequestri  preventivi  di immobili e 34 denuncie per invasioni di terreni o
edifici.

E’  spesso  poco  agevole  rappresentare  e far comprendere quanto il Corpo
debba essere caratterizzato, accanto alla centrale azione di pattugliamento
e  controllo,  anche  da  una  complessiva  capacità  di garantire tutte le
attività gestionali e burocratico-adempimentali, necessarie a sovrintendere
alle  funzioni  di polizia locale. Per fare tutto questo il Corpo si avvale
anche   di   61   operatori   amministrativi,  che  con  lodevole  capacità
contribuiscono,  laddove  possibile, allo sforzo di contenimento dei limiti
imposti dalle scarsità d’organico.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ricordiamo essere in tal senso una
delle  strutture  più significative dell’intera organizzazione comunale, ha
curato in un anno di riferimento oltre 37.000 contatti con i cittadini.
L’ufficio  preposto  alle  sanzioni accessorie, oltre a quanto già indicato
nella  parte  relativa  alla  sicurezza  stradale, ha operato 827 sequestri
amministrativi,  603 fermi di veicoli, avviato lo smaltimento di 169 ruderi
e recuperato 383 veicoli oggetto di furto.
Lo  Staff  Comando,  di  cui  non è possibile sintetizzare qui la complessa
azione   (meglio  illustrata nell’allegato tecnico), ha tra l’altro gestito
le  risposte  a 1095 esposti di cittadini, 5475 comunicazioni email, nonché
oltre 1000 pratiche complesse verso altri uffici statali e locali.
La   centrale   Radio   Operativa  del  Corpo,  strumento  fondamentale  di
continuità,  24  ore su 24, 365 giorni all’anno, a garanzia dei cittadini e
delle  necessità  di  tutti,  per  quanto  attiene ovviamente la competenza
effettiva  del  servizio,  ha  gestito  un  traffico di 120.000 telefonate,
elaborando  oltre  47.000  schede  operative,  con  una  media  giornaliera
rispettiva  superiore  a  328  telefonate e 130 schede. Perché questo possa
avvenire  la C.R.O. utilizza un sistema di collegamento radio digitale, con
469  terminali radio, un complesso di videosorveglianza basato su oltre 300
telecamere,  la  gestione  remota  di  varchi  a  fittone mobile, nonché la
professionalità di un nucleo specializzato composto da agenti, assistenti e
ufficiali, integrati da adeguato personale di complemento a rotazione.
Il  Reparto Vigilanza Palazzo ha assicurato, oltre al controllo del Palazzo
quale  cuore nevralgico della Città, tutti i servizi di sicurezza e ausilio
legati alle attività del Consiglio Comunale, 66 servizi di scorta Gonfalone
e cerimoniale, 261 attività di istituto relative alla legge sui trattamenti
sanitari obbligatori, 3917 rilasci di permessi temporanei di accesso per la
ZTL  e aree pedonalizzate, nonché 80 ore di educazione civica e storica dei
luoghi del Palazzo Comunale.

La  Protezione Civile, incardinata nel Corpo Polizia Municipale nell’ambito
della più vasta sfera di Settore che lo contraddistingue, svolge un compito
di  grande  complessità e specializzazione, garantendo una programmazione e
una  capacità  di  attivazione  concreta  nel  campo della prevenzione, del
soccorso  e  della  prima  assistenza,  nonché  il  superamento di svariate
emergenze,  organizzando  e  coordinando  all’uopo  560  volontari,  nonché
collaborando  agli  organi superiori di Protezione Civile, a iniziare dalla
locale Prefettura, anche in ordine ai temi della “Difesa Civile”.
Tra le attività più significative dell’anno trascorso ricordiamo 20 servizi
di  supporto  per  emergenza  profughi  Nord-Africa,  2 servizi di attività
connesse  a  bonifiche  di  ordigni  e  relative  evacuazioni,  28  servizi
anti-incendio,  99 di complessiva allerta meteorologica e ondate di calore,
33  per rischio esondazione, 25 di assistenza alla popolazione, 106 rilasci
di autorizzazioni e pareri di competenza.

Il  vero compito di una festa come quella del 151° del Corpo, è soprattutto
quello  che traspare dalle parole qui pronunciate e dall’imponente messe di
dati che sono alla base di queste. Far capire a tutti quanto e quale sia il
lavoro svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Municipale.
Se  infatti  è  con  una  certa  soddisfazione  che possiamo parlare di una
generale  tenuta  sulla  mole  di  lavoro  anche quest’anno prodotta, non è
francamente più possibile rinviare il tema degli organici. La riduzione, in
un  solo anno, di altre 22 unità, a fronte di un depauperamento storico che
ha  visto  calare  di  quasi 100 unità il Corpo nell’ultimo decennio, e che
allo  stato tenderà a proseguire con analogo ritmo, le difficoltà crescenti
per  la  correlata penuria di ufficiali, nonché la complessità di un quadro
che  vede  aumentare  l’età  media  degli  appartenenti al Corpo al livello
insostenibile  di  quasi 50 anni di età (con il correlato che da ciò deriva
in  termini  di  idoneità  e  disponibilità  ai  ruoli più operativi), sono
elementi   sufficientemente   imprescindibili   perché  venga  oggi  almeno
valutata, la questione essenziale di una nuova stagione di assunzioni.

Ciò  non  di  meno  assicuro  il Sindaco, che ringrazio sentitamente per la
stima  e  la  fiducia  che ha ritenuto concedermi e a cui auguro un lungo e
proficuo  lavoro  per  il  bene  della Città, che continueremo certamente a
fare,  tutti,  il  nostro  dovere. Anzi, dovremo applicarci sempre di più e
sempre  meglio  per  fare  in  modo che nulla di ciò che è disponibile vada
perduto.  Sappiamo  infatti  di  non  essere esenti da difficoltà e limiti,
comprendiamo e cerchiamo di discernere non solo tra gli attestati di stima,
ma  anche  tra  le  critiche  a  noi talvolta rivolte, e proprio per questo
cerchiamo ogni giorno di migliorare ciò che è in qualche modo migliorabile.
Ciò  non di meno sappiamo di essere una risorsa fondamentale nella gestione
della  Città  e soprattutto sappiamo di poter contare sull’aiuto quotidiano
di   gran  parte  dei  nostri  concittadini,  giovani,  anziani,  famiglie,
volontariato  e istituzioni, realizzando in questo modo e nella pratica del
servizio  quella  autentica sussidiarietà che si chiama senso civico, buona
volontà, solidarietà, fiducia reciproca.

Mi sia infine consentito di rivolgere un saluto e un ringraziamento ai miei
cari  colleghi,  donne  e  uomini appartenenti al Corpo, nonché alle nostre
famiglie,  ai  nostri  cari,  ai tanti amici che ogni giorno ci supportano,
volendoci bene. Ne abbiamo sempre bisogno.

Viva la Città di Bologna, viva il Corpo di Polizia Municipale!”

















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