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Appalti pubblici: per Legacoop Modena indispensabile applicare Protocollo d’Intesa

Legacoop Modena esprime piena condivisione per le parole di chi, in questi giorni, ha richiamato l’attenzione sui preoccupanti dati presentati dall’Osservatorio Provinciale sugli appalti relativi ai primi nove mesi del 2011, che confermano la persistenza del massimo ribasso come principale criterio di assegnazione degli appalti, e il riscontro di diffuse irregolarità nei cantieri edili.

“Il problema del contrasto alla concorrenza sleale e allo sfruttamento del lavoro nelle sue varie forme (illiceità totale, zone grigie, mancata prevenzione, inosservanza dei minimi retributivi e dei CCNL…) – dichiara Lauro Lugli, Presidente Legacoop Modena – costituisce un fronte comune su cui è rilevante interesse sociale non demordere e non fornire varchi di alcun genere a soggetti che, soprattutto in questo momento di crisi economica, ancor più emergono a danno della legalità e della stessa possibilità di ripresa o crescita economica. A tal fine mirava il Protocollo d’intesa in materia di appalti congiuntamente sottoscritto nel 2007 da Prefettura, Enti locali, imprese, sindacati e associazioni, tra cui Legacoop Modena, ove ci si impegnava ad utilizzare come criterio di aggiudicazione, nelle procedure di Appalto Pubblico, quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, essendo acclarati gli effetti destrutturanti nel tessuto economico e produttivo da un lato e, dall’altro, i danni alla Pubblica Amministrazione prodotti dalla logica del massimo ribasso”.

Purtroppo quello che i dati dell’Osservatorio provinciale dimostrano è che, da un lato, persiste l’utilizzo del massimo ribasso come criterio prevalente di assegnazione degli appalti e, dall’altro, sono estremamente diffuse irregolarità in termini di rapporti di lavoro e sicurezza, come rilevato dai più recenti controlli condotti sui cantieri edili nelle quattro provincie del nord Emilia.

“Alla luce di tutto questo – conclude Lugli – Legacoop Modena non esiterà a segnalare nelle sedi opportune i casi di inosservanza, da parte di centri appaltanti, del Protocollo d’intesa sottoscritto; a difesa della legalità, delle corrette dinamiche di mercato, della libertà ed equità della competizione, e di uno sviluppo sostenibile dell’economia e della società”.

















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