Un’iniezione di risorse per rilanciare brevetti, disegni, modelli industriali. Dal Ministero sono in arrivo, infatti, 45,5 milioni per premiare chi registra invenzioni e per sostenere chi le trasforma in prodotti. Un investimento necessario, perché se i brevetti sono fondamentali per l’innovazione, in questi anni di crisi anche in Emilia-Romagna il numero delle invenzioni depositate è sceso, passando dai 1.884 del 2006 ai 1.503 dell’anno scorso. E la ripresa pare ancora lontana, visto che nei primi sei mesi di quest’anno si è registrata un ulteriore calo del9,6%.
Le nuove opportunità sono state presentate oggi nel corso del seminario “Brevetti+ e Disegni+: premi e aiuti alle imprese che valorizzano brevetti, disegni e modelli” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia e Fondazione Valore Italia e organizzato da Aster in collaborazione con il consorzio SIMPLER-Enterprise Europe Network presso l’Area della ricerca CNR di Bologna. A disposizione delle imprese italiane 45,5 milioni di euro. La maggior parte (30,5 milioni) dello stanziamento complessivamente disponibile è gestita da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 novembre fino ad esaurimento dei fondi. È possibile presentare la richiesta di agevolazioni collegandosi a www.invitalia.it/site/ita/home/incentivi-alle-imprese/brevetti.html
I nuovi finanziamenti del Ministero
Per sostenere l’innovazione e dunque anche la brevettazione delle invenzioni in Emilia-Romagna sono a disposizione le sei piattaforme tecnologiche della Rete Alta Tecnologia, accessibili dal sito Aster (www.aster.it). Ora, per spingere ancora sull’acceleratore, arriva il bando del Ministero. Obiettivo dei due strumenti varati dal Governo è contribuire a qualificare la produzione industriale italiana, rafforzandone la capacità innovativa e la competitività sul mercato nazionale e internazionale, facilitando le imprese che scelgono di tutelare i propri prodotti utilizzando brevetti, disegni e modelli industriali.
Gli strumenti prevedono premi alle imprese che depositano brevetti e disegni e incentivi per la loro valorizzazione. I premi, il cui obiettivo è aumentare il numero dei depositi nazionali ed internazionali, hanno un’entità che varia da 1.000 a 1.500 euro per ciascun deposito nazionale e .. può arrivare fino a 6.000 euro per i depositi internazionali, in relazione al numero e ai paesi in cui si deposita la richiesta di estensione (particolari bonus sono previsti per Stati Uniti d’America e Cina per il design; Cina, India, USA, Brasile e Russia per i brevetti).
Gli incentivi hanno la finalità di supportare le PMI nel portare sul mercato prodotti nuovi basati su brevetti e design. In questo caso, il contributo erogato può arrivare a coprire l’80% delle spese ammissibili fino a un tetto massimo di 70.000 euro per i brevetti e 80.000 euro per i disegni e i modelli, in entrambi i casi subordinatamente alla realizzazione di un progetto che sarà valutato da Invitalia e Fondazione Valore Italia.
La previsione è di poter mettere a disposizione complessivamente più di 9.000 premi per il deposito dei titoli di proprietà industriale da parte delle imprese, che potranno poi essere sostenute anche nella valorizzazione dei brevetti e dei modelli e disegni industriali. Le aziende beneficiarie saranno micro, piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione, necessariamente operanti sul territorio nazionale. I bandi sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 179 del 03/08/2011.
Brevetti, la situazione in Emilia-Romagna
L’avvio della recessione ha coinciso, anche in Emilia-Romagna, con un calo importante nel numero delle domande di brevetto per invenzione depositate ogni anno presso le Camere di Commercio, seguito da una situazione di stabilità che ad oggi presenta deboli cenni di ripresa..
Le invenzioni depositate sono scese così dalle 1.884 del 2006 alle 1.735 del 2007 per attestarsi a 1.554 l’anno successivo. Una leggera e ulteriore erosione ha portato il totale a scendere a quota 1.522 nel 2009 e a 1.503 l’anno scorso. Complessivamente dal 2006 al 2010 il calo è stato pari al 20,3%. Una discesa che, come si accennava, non accenna a concludersi: nel primo semestre di quest’anno le invenzioni depositate sono state 743, ovvero il 9,6% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (821).
Ampliando lo sguardo anche al deposito di disegni e modelli industriali il quadro non cambia, anche se la flessione è più contenuta: dal 2006 al 2010 i primi hanno registrato una flessione pari al 16,2%, (da 142 a 119), i secondi del 9,5% (da 286 a 259). Complessivamente, dunque, si è passati da 2.312 domande di registrazione a 1.881 (meno 18,7%).
Tornando alle sole invenzioni e ai dati 2010, il primato spetta nettamente a Bologna che, con 767 brevetti supera il 50% del totale regionale. Segue Modena con 370 brevetti e, staccatissime, Reggio Emilia con 99, Parma con 96, Rimini con 81, Ravenna con 43, Piacenza con 25, Ferrara con 12 e Forlì con 10. Proprio le realtà più ‘deboli’ hanno registrato negli anni della recessione la flessione più consistente, con Forlì scesa da 16 a 10, Piacenza più che dimezzata (da 55 a 25 brevetti) e Ferrara sprofondata da 44 a 12 brevetti.