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Il PD sassolese: “salviamo le autonomie scolastiche della nostra città”

Forse non tutti i cittadini sanno che è in corso un processo di riorganizzazione delle scuole elementari e medie, a Sassuolo come nel resto d’Italia. Si dovranno creare Istituti Comprensivi, aggregando scuola dell’infanzia, scuola elementare e scuola media, per garantire continuità didattica e uniformità di metodo pedagogico nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione. Questo, a parole. Nei fatti, l’obiettivo di questa operazione, ancora una volta, è risparmiare sulla scuola, attraverso tagli di posti di lavoro. Lo dichiara apertamente il ministero stesso: la norma risponde a finalità di contenimento della spesa, e al raggiungimento del pareggio di bilancio.

Cosa succederà? La manovra di luglio , nell’art. 19 (D.L. 98/2011 poi L.111/2011), impone l’aggregazione delle Direzioni Didattiche Scuole Elementari e delle Scuole Medie, che andranno trasformate in Istituti Comprensivi. In pratica, a Sassuolo ci sono 3 Direzioni Didattiche, e 2 Scuole Medie: l’ipotesi che è presentata in Commissione Consiliare dall’assessore alla Pubblica istruzione è quella di formare già dal prossimo anno con queste 5 scuole solo 3 Istituti Comprensivi. Ipotesi che ci trova molto contrari, e per una serie di ragioni.

Innanzitutto il numero degli alunni sarà molto elevato: circa 1300 per ogni Istituto Comprensivo, quando il D.L. di luglio parla di 1000 alunni per Istituto. Accorpando le scuole, si perderanno dei posti di lavoro, tra personale di segreteria e bidelli, in un momento in cui lo stato dovrebbe sostenere l’occupazione e non deprimerla. La perdita di bidelli sarà molto negativa: sarà praticamente impossibile tenere aperta la scuola al pomeriggio alle elementari e coprire tutte le funzioni da loro svolte nelle scuole dell’infanzia. Dovrà il Comune intervenire per pagare altro personale ausiliario?

Inoltre, la Regione Emilia Romagna ha già razionalizzato la sua organizzazione scolastica: alcune regioni hanno una media di alunni per istituzione scolastica al di sotto dei 500, la media nazionale è di 748 alunni, in Emilia siamo a oltre 900.

Da ultimo, nel prospetto fornito dal Ministero stesso in data 7 ottobre, che individuava il numero ottimale di istituti provincia per provincia, si legge che Modena dovrebbe avere, per il numero degli alunni, 66 istituti, e ne ha 63, mentre nella stragrande maggioranza delle province italiane ci sono più istituti di quanto previsto dai parametri numerici del Ministero.

Allora ci chiediamo? Perché questa urgenza nel riorganizzare, tagliando risorse? Se l’obiettivo complessivo è ottenere un’economia di spesa, perché deve pagare una provincia già virtuosa? A Sassuolo gli alunni delle elementari e delle medie sono 4000: si possono fare perciò 4 Istituti comprensivi. Ci sono già 3 sedi di scuola media ( Cavedoni, via Mazzini, via Mercadante): proponiamo di aprire una sede di scuola media nella zona exFratti – Cir, recuperando così l’iniziale destinazione dell’area: si formerebbe così in quell’area un quarto Istituto comprensivo con le scuole dell’infanzia e elementari già presenti nell’area.

Chiediamo perciò al Comune, che deve formulare la proposta, di valutare attentamente la situazione, insieme al personale della scuola, alle famiglie, ai Consigli di Circolo e di Istituto. Riteniamo che sia prioritario fare uno studio dell’andamento demografico, e dei flussi di popolazione, prima di operare una riorganizzazione che non sarà né facile né indolore. Bisogna fare delle scelte non per l’immediato, ma per lo sviluppo urbano della Sassuolo di domani. Chiediamo perciò che l’Amministrazione non rinunci a difendere e potenziare il sevizio scolastico. Sassuolo non deve pagare per gli sprechi di altre regioni.

(Gruppo Consigliare PD Sassuolo)

















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