Che le associazioni gay siano entrate nella Consulta per la famiglia del Comune è la cosa più naturale che potesse accadere, qualsiasi obiezione troverebbe non soltanto l’ostacolo della Costituzione, anche la consapevolezza che le “Famiglie arcobaleno” sono un dato di fatto. La funzione della politica è anche quella di capire le trasformazioni della società e fare in modo che i cittadini, che le vivono, siano equamente tutelati e garantiti. Quello che è avvenuto oggi è un atto di grande civiltà che ci fa ben sperare nella totale equità dei diritti di ogni famiglia ad esistere e ad autodeterminarsi.
Le dichiarazioni di Manes Bernardini e di Silvia Noè potrebbero essere legittime solo se si riuscisse ad adattare la realtà al mondo delle idee. Prendere atto che ciò non è possibile è una buona pratica oltre che un comportamento dettato dal più elementare buon senso.
(Coordinamento SEL Bologna)