«Ci aspetta un lavoro difficile per far fronte ai pesanti tagli del Governo al trasporto pubblico, ma la nuova società è già una prima risposta positiva per qualificare il servizio realizzando maggiori investimenti». Lo afferma Stefano Vaccari, assessore con delega alla Mobilità della Provincia di Modena, al termine dell’assemblea dei soci di Atcm, riunita lunedì 17 ottobre a Bologna nella sede della Regione per ratificare il via libera alla nascita di Seta (Società emiliana trasporti autofiloviari) per la gestione del trasporto pubblico locale di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.
All’operazione hanno votato a favore tutti gli enti locali modenesi tranne il Comune di Sassuolo contrario al progetto. Una scelta, quella di Sassuolo, che Vaccari definisce «di comodo e poco responsabile visto anche che altri Comuni amministrati dal centro destra sia a Modena che a Piacenza hanno votato a favore».
Seta sarà operativa dal 1 gennaio 2012, gestirà poco meno di 32 milioni di chilometri di trasporto pubblico locale, un organico di 1.134 dipendenti, 892 mezzi marcianti e un valore della produzione superiore agli 87 milioni di euro.
Il piano industriale condiviso prevede interventi di efficientamento del servizio attraverso la riduzione dei servizi a bassa efficacia in termini di passeggeri trasportati, l’ottimizzazione dell’impiego del personale viaggiante, una forte razionalizzazione del personale indiretto, l’allineamento delle modalità di subaffidamento e la parziale reinternalizzazione dei chilometri subaffittati, soprattutto per quanto riguarda il bacino di Piacenza.
Il piano degli investimenti, per quanto riguarda il materiale rotabile, si basa sull’ipotesi di un’assenza di contributi in conto capitale per il periodo 2012-2014. L’acquisto di 18 mezzi per Piacenza, 8 per Reggio Emilia e 24 per Modena, quindi, verrà fatto attraverso l’autofinanziamento. Il piano degli investimenti sui sistemi informativi prevede opere per 3,4 milioni di euro, con un contributo regionale di 2,3 milioni.