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Modena: la Commissione affari istituzionali non sarà pubblica

Le sedute della Commissione consiliare permanente Affari istituzionali continueranno a non essere aperte al pubblico. Il Consiglio comunale, nella seduta di oggi, ha infatti respinto la proposta di deliberazione del consigliere di Modenacinquestelle.it Vittorio Ballestrazzi, che chiedeva di rendere pubbliche le sedute. A favore si sono espressi anche la Lega nord e il consigliere del Pdl Pier Luigi Taddei, si è astenuto il Pdl, mentre hanno votato contro Pd, Sinistra per Modena, Udc e Idv.

Il Regolamento comunale prevede che le sedute delle Commissioni consiliari permanenti siano pubbliche, “ma quando è stata deliberata la Commissione Affari istituzionali si è deciso per una deroga”, ha affermato Ballestrazzi presentando la delibera. “Per garantire la massima trasparenza dei lavori della politica locale nei confronti dei cittadini chiedo che la decisione venga modificata”. Il consigliere ha ricordato che “rimane comunque valida la possibilità prevista dal Regolamento per il presidente di qualsiasi Commissione di escludere la pubblicità di una seduta qualora lo ritenga opportuno. Di norma però – ha ribadito – i cittadini devono sempre avere libero accesso alle sedute”.

Sul tema è intervenuto Gian Domenico Glorioso, consigliere del Pd e presidente della Commissione Affari istituzionali, che ha precisato come la stessa Commissione abbia già espresso parere negativo: “Non c’è alcuna volontà di tenere nascoste le cose, ma semplicemente di renderle note nel momento in cui sono definite poiché il percorso termina in Aula”, ha affermato. Il consigliere a sottolineato che quella della commissione Affari istituzionali “è una deroga, non una svista. La decisione assunta – ha aggiunto – è quella più opportuna per le modalità di svolgimento delle attività”.

Nella replica, Ballestrazzi ha ribadito la necessità di apertura massima ai cittadini – “Con questa deroga si lede un diritto fondamentale” – e si è detto sostenitore “delle Commissioni in diretta internet”.

In dichiarazione di voto, Michele Barcaiuolo ha annunciato l’astensione del Pdl: “La particolarità della Commissione Affari istituzionali è segnalata anche nel Regolamento e nello Statuto del Comune. Comprendo la razio di Ballestrazzi, ma ci sono diversi modi per raggiungere la trasparenza verso i cittadini”. Il consigliere ha inoltre formulato la controproposta di limitare la possibilità di allontanare il pubblico dalle Commissioni.

Per Eugenia Rossi, Idv, “trasparenza e partecipazione sono garantiti in ben altro modo che non nella trattazione degli argomenti in Commissione, anche perché nelle sedute pubbliche non vediamo mai grande partecipazione”. Secondo la consigliera, quanto deciso per la commissione Affari istituzionali “è necessario per consentire la possibilità di un confronto seminariale e per concedere piena libertà anche nel confronto animato”.

Giancarlo Campioli, Pd, ha sottolineato che non si è di fronte a una mancanza di trasparenza. “Il fatto di seguire l’intero iter di una discussione, con le modifiche in progress, rischia di penalizzare la chiarezza e a volte la mancanza di chiarezza allontana la partecipazione”, ha affermato. “Spesso è complesso già per noi discutere di regolamenti e per i cittadini che ascoltano dall’esterno lo è ancora di più. Inoltre, partecipare fisicamente a un avvenimento non significa partecipare davvero”.

















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