Io c’ero, assieme a parecchie centinaia di persone di tutta la provincia di Modena, compresi molti Sassolesi, a manifestare democraticamente e civilmente in contemporanea con tante altre città Europee, contro i poteri finanziari e la distruzione degli spazi di democrazia.
Cittadini che hanno pagato di tasca propria i mezzi di trasporto e con sacrificio personale la lunga giornata.
Una bella giornata di sole romano, una marea di gente indignata ma festante, famiglie intere, coppie con bambini nei passeggini, bande musicali, questo era il corteo, certo rumoroso e con una presenza delle forze dell’ordine molto bene mimetizzata, quasi a non percepirne la presenza.
Nulla di quanto i mass-media hanno teorizzato per settimane nell’immaginare un corteo di delinquenti pronti a mettere a ferro e fuoco la bellissima Roma.
Come per magia dal fondo del corteo sono apparsi una quarantina di questi loschi figuri, vestiti di nero, incappucciati e armati di spranghe, divisi nei due lati a passo spedito, raggiunti dalle imprecazioni vocali di tutti, al grido di “fuori dalla nostra manifestazione”, a spintoni hanno raggiunto la testa del corteo che, ovviamente si è fermato creando un vuoto tra i provocatori e la civile protesta.
Inutile affermare che ho avuto attimi di paura non solo fisica ma di più morale, si stava avverando quanto di brutto era già stato annunciato per denigrare una grande protesta civile collettiva.
A chi e a cosa serviva la violenza? Perché non sono stati fermati preventivamente visto che erano facilmente individuabili? Per che gli si è permesso di avere per strada tutti i bidoni della spazzatura e macchine parcheggiate sulla via del corteo?
Eppure era una violenza annunciata tanto che il Ministro Maroni aveva previsto la blindatura della capitale.
Una cosa è certa, chi voleva far passare in secondo ordine la grande manifestazione civile e popolare ha ottenuto il proprio scopo. Come avvoltoi dai propri salotti si tenta di neutralizzare la voce del popolo indignato, mescolandolo ad atti di violenza gratuita che non ci appartengono.
Un gruppo di delinquenti non metteranno a tacere cinquecentomila manifestanti democratici.
Franca Cerverizzo