Ieri il quotidiano l’Informazione di Modena riportava una notizia che sembrava una “ bufala“ : l’articolista, con tutti i dubbi, trattava di un ipotetico archivio,in formazione,da parte della Polizia Municipale di Modena, contenente dati sui cittadini fermati per normali controlli sulla strada.
Fin qui niente di male, ma si adombrava il dubbio che si tracciassero caratteristiche del guidatore tipo “poco raccomandabile“,quindi sospetto , con auto importante (valore altre 50.000 euro), compreso quelli ai quali non era stata contestata alcuna violazione. In sostanza una valutazione complessiva del soggetto fermato.
Oggi 16 ottobre lo stesso quotidiano pubblica il fac-simile del modulario controllo veicoli in dotazione ai Vigili Urbani, una dichiarazione del Capo dei Vigili ed una indicazione data agli operatori da parte di un funzionario Commissario per la corretta compilazione del modulo.
Non entriamo nel merito delle dichiarazioni di un dirigente,anche se ci sembrano fuorvianti , non supportate da un conoscibile percorso amministrativo ,ma ci rimangono dubbi sul piano della legittimità degli atti. Qualcuno ci dovrà spiegare come mai nel caso di valutazione del profilo del guidatore con auto importante non viene rilasciato un Processo Verbale di Constatazione. I dati di un auto importante possono essere rilevati dal PRA come fa l’Agenzia delle Entrate per compilare le liste selettive,quindi non sappiamo a cosa può servire il dato.
Si parla di privacy,di poteri ,addirittura ,in campo di controllo fiscale ma non sappiamo se il tutto sia supportato da regolamenti che la norma assegna ai Consigli Comunali.
Si richiama impropriamente il Decreto sul Federalismo Fiscale Municipale.
Sappiamo quali sono le imposte devolute; Sappiamo della collaborazione tra il Comune e l’Agenzia delle Entrate per segnalazioni qualificate tese a combattere la evasione ed elusione fiscale e che il Comune di Modena ha firmato una convenzione con la stessa Agenzia.
Sappiamo che è prevista,anche,la costituzione di un Consiglio Tributario ma a quanto ci risulta ancora in alto mare.
Forse proprio per la delicatezza della materia,di possibili invasioni di campo, di interpretazioni malevole, il Consiglio Tributario è da fare a garanzia di tutti.
Chiediamo spiegazioni,a questo punto,alla politica. Una cosa del genere se ha avuto l’avallo della politica è un fatto di una gravità che ci riporta a regimi condannati dalla storia .
I Socialisti non vogliono avere a che fare con questa nuova versione.
(Mario Cardone, Segretario Provinciale PSI Modena)