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Reggio, regolamento strutture per anziani, Fnp-Cisl: “Subito un tavolo di confronto!”

Subito un tavolo di confronto e verifica. È quanto chiede Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Reggio Emilia all’amministrazione comunale reggiana. Oggetto del contendere il nuovo regolamento per accedere alle strutture per anziani, approvato nei giorni scorsi.

“Su materie complesse come queste che attengono al welfare – spiega Loris Cavalletti, segretario provinciale Fnp Cisl Reggio Emilia –, è necessario un confronto. In particolare, per la non autosufficienza degli anziani, invitiamo a evitare una mera contrapposizione politica, che non risolve i gravi problemi che le persone non autosufficienti e le loro famiglie sono costrette ad affrontare ogni giorno”.

Quali le novità?

“Nel nuovo regolamento – prosegue il segretario – sono stati definiti criteri più equi per la valutazione sanitaria e familiare. In particolare la situazione familiare è valutata sul numero dei componenti e sulle loro condizioni fisiche. L’inserimento della componente reddituale nei criteri di accesso è stato interpretato da molti come elemento discriminante. Se fosse così anche noi saremmo contrari, ma da una lettura del testo crediamo che la polemica politica sia strumentale. Il vecchio regolamento, redatto in una situazione diversa dall’attuale, era diventato ingestibile e privo di regole certe e fonte di contrasto tra operatori e famiglie”.

Che cosa intendete fare?

“Il nuovo regolamento, a causa anche della complessità dei problemi, necessita di una sperimentazione sul campo e di una valutazione ‘in corso d’opera’. Siamo disponibili a collaborare e verificare che assicuri trasparenza, certezza dei diritti e universalità nell’accesso alle strutture sapendo che agiamo in una situazione carente di risposte rispetto alle domande”.

E le famiglie con anziani a carico?

“Nel sistema occorre considerare chi ha mantenuto l’anziano al proprio domicilio, e ora si trova in difficoltà con una scelta che diventa insostenibile sia per l’anziano che per la famiglia. Le famiglie chiedono di non essere lasciate sole, di avere criteri trasparenti e verificabili rispetto ai loro diritti”.

Richieste?

“Da tempo chiediamo all’amministrazione di prendere in carico l’anziano e di gestire le diverse fasi, dall’assistenza familiare come forma di aiuto a chi decide di tenere a domicilio l’anziano, al centro diurno come luogo di aiuto alla domiciliarità fino alla scelta della casa protetta come percorso temporaneo per dare un sollievo o come scelta definitiva. È compresa anche la ricerca di strutture non convenzionate poichè dato che la domanda è superiore all’offerta, talvolta è necessario un passaggio temporaneo in queste. Questa verifica s’inserisce nel ruolo attivo delle Ooss come ha chiesto il Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, negli stati generali sul Welfare degli scorsi giorni”.

















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