Correre 100 chilometri al giorno per 10 giorni consecutivi per effettuare uno studio medico-scientifico sul corpo umano soggetto a sforzi prolungati, ma anche per entrare nel Guinness World Records. Questo il duplice obiettivo dell’evento medico-sportivo patrocinato da Provincia e Comune di Reggio Emilia di cui sarà protagonista, dal 21 al 30 ottobre, Antonio Tallarita, il podista reggiano vincitore lo scorso giugno della Torino-Roma, l’ultramaratona più lunga che si sia mai effettuata in Italia (712 chilometri, percorsi in circa 147 ore).
La sfida è stata presentata questa mattina a Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, dallo stesso Tallarita insieme aall’assessore provinciale alla Sicurezza sociale Marco Fantini, all’assessore comunale allo Sport Mauro Del Bue, al dottor Roberto Citarella del CTR, responsabile medico-scientifico dell’evento, al presidente della Cooperatori-Scott di ciclismo Valentino Iotti, a sponsor e sostenitori dell’iniziativa tra cui i vertici di Coni, Uisp , Fondazione per lo sport e Podistica Biasola.
Antonio Tallarita, 51enne di origini siciliane dirigente della Lombardini motori (sponsor dell’impresa insieme ad Avis ed Iren), si è avvicinato a queste gare estreme solo nel 2004, quando a Carpi ha completato la sua prima maratona (competizione, come noto, di “appena” 42 km e 195 metri) in 3 ore e 23 minuti. Al 2006 risale invece la sua prima 100 chilometri (10 h 21 min al Passatore), al 2008 la sua prima 24 ore ( 197,6 km a Palermo). Nel 2010 ha conquistato la medeglia d’oro agli Europei e quella d’argenti ai Mondiali di 24 ore su strada a squadre e quest’anno, oltre alla Torino-Roma, si è aggiudicato anche la 24 ore di Sarvar-categoria Master in Ungheria ed il titolo italiano Master di 6 ore su strada.
“Per entrare nel Guinness World Records dovrò superare i 700 chilometri percorsi in 7 giorni da Enzo Caporaso – ha detto Tallarita – Partirò venerdì 21 ottobre e per dieci giorni, ogni mattina alle 8, sarò in strada per i miei cento chilometri quotidiani sulla pista di avviamento al ciclismo che la Cooperatori mi ha gentilmente messo a disposizione, un tracciato davvero perfetto per una impresa del genere perché, variando con curve sia a sinistra sia a destra, non sollecita esclusivamente una parte delle articolazioni”.
“Affrontare le ultramaratone non è semplice, perché è necessario che il corpo e la mente siano una cosa sola. L’uno deve essere in sostegno all’altra e nulla deve e può essere inventato sul momento perché un piccolo errore, una sottovalutazione o sopravalutazione di se stessi può essere fatale”, ha aggiunto Tallarita spiegando che conta di percorrere i 100 chilometri quotidiani in 12 ore nei primi 3 giorni, in 14 ore dal quarto al settimo giorno e in 16 ore negli ultimi tre.
Fondamentale sarà dunque anche il sostegno psicologico che l’”ultratleta” potrà avere sul campo da altri atleti (già 28 maratoneti hanno assicurato di essere al suo fianco nell’arco dei dieci giorni), appassionati, ma anche cittadini. Le stesse scuole di Reggio sono state coinvolte per partecipare a questo evento che potrebbe portare il podista reggiano nel Guinness World Records.
Ma scopo dell’impresa è anche effettuare uno studio medico-scientifico sul corpo umano soggetto a sforzi prolungati. A questo penserà una équipe composta da medici del Cnr di Milano e del Centro di Medicina dello Sport di Veron e dal dottor Roberto Citarella, direttore sanitario del CTR di Reggio Emilia: “Prima, durante e dopo la prova effettueremo controlli ematochimici ed anche risonanze magnetiche per valutare, ad esempio, se in occasione di uno sforzo prolungato si registrino delle perdite muscolari, perché tutti questi atleti sostengono di arrivare a un certo punto di crisi che però spesso viene superato – ha spiegato il dottor Citarella – Cercheremo quindi di capire se le energie che gli atleti ritrovano quando sembrava fossero finite vengono magari prese a danno della muscolatura”.
Il più caloroso in bocca al lupo a Tallarita, a nome di tutti i reggiani, è stato espresso dall’assessore provinciale Marco Fantini e dall’assessore comunale Mauro Del Bue che, insieme ai vertici di Coni, Uisp e Fondazione per lo sport, hanno sottolineato anche la “bella e importante collaborazione che si è realizzata tra i ciclisti della Cooperatori e i podisti del Biasola nell’interesse comune dello sport e di Reggio”.