Sabato 15 ottobre alle 15 sarà inaugurato “L’approdo del mulino e il baco da seta”, il nuovo arredo urbano realizzato dall’associazione Terraverde ai Giardini Marinai d’Italia (via Gagarin angolo via Beverara). A tagliare il nastro sarà l’assessore al Marketing urbano, Matteo Lepore, che interverrà assieme a: Amelia Frascaroli,assessore ai Servizi sociali; Patrizia Gabellini, assessore all’Ambiente; Patrizia Paganini, dirigente del Servizio Politiche attive del lavoro e formazione della Provincia; Claudio Mazzanti, presidente della commissione consiliare “Territorio e Ambiente”; Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile; Giuseppe Chili,direttore della Fondazione Del Monte.
Dopo un primo momento di presentazione del percorso formativo “Idee Verdi da CondiVivere” e del nuovo arredo, l’inaugurazione sarà una giornata di festa per l’intera cittadinanza, cui viene donato un nuovo spazio immerso nel verde.
I nuovi arredi dei Giardini Marinai d’Italia raccontano una storia fatta di acque e di seta che resero celebre Bologna proprio grazie a ciò che accadeva lungo le sponde del Navile. Oggi quell’atmosfera rivive grazie a tavoli e sedute, impreziositi da ceramiche e mosaici, che si trasformano in una foglia di gelso attraversata dal suo baco e in bozzoli pronti per la filatura, a completare una piazza circolare, un metaforico mulino, che attraverso l’energia dell’acqua rende possibile la lavorazione della seta.
L’intero intervento è stato realizzato dagli allievi della scuola cantiere: un gruppo di ragazzi in condizioni di marginalità e disagio, inseriti nel percorso formativo “Idee verdi da condiVivere.” III e IV edizione, che accompagnati da artigiani ed educatori hanno costruito ogni singolo elemento di questo suggestivo angolo di parco, imparando giorno dopo giorno un mestiere negli ambiti dell’edilizia e del giardinaggio.
L’Associazione Terra Verde ha ideato questo modello formativo sperimentandolo per la prima volta nel 2007 e da due edizioni si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’Istituto Professionale Edile.
La forza del progetto si basa non solo sull’originalità del contesto formativo, ma anche sull’ampia e trasversale rete messa in campo che agisce su diversi fronti tra formazione, lavoro, cura dell’individuo e riqualificazione territoriale.