“Rischia di diventare inutile istituire il reato di grooming, cioè di adescamento sessuale dei minori online, se poi non possiamo risalire ai colpevoli. E`come inasprire le pene per gli automobilisti indisciplinati e togliere le targhe alle auto.”Così si è espresso stamane Tiziano Motti, eurodeputato eletto nelle fila dell`UDC, membro del Partito Popolare Europeo e della Commissione Mercato Interno e Difesa dei Consumatori.
Per spiegare come si può risalire ai pedofili che adescano tramite chat e social forum Motti ha organizzato una conferenza stampa al Parlamento europeo, invitando come ospite Fabio Ghioni, esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali.
“Il sistema esiste già e l`anno scorso il Parlamento europeo ha approvato a maggioranza assoluta la Risoluzione nata dalla mia iniziativa politica che istituisce un Sistema di Allerta Rapido Europeo (S.A.R.E) contro pedofili e molestatori sessuali.
Quest`anno è stata approvata in Commissione Libertà Civili la relazione che chiede che sia contrastato efficacemente il reato di adescamento sessuale dei minori in Internet. Tuttavia ciò non sarà possibile senza l`estensione della Direttiva sull’ archiviazione dei dati di traffico nelle telecomunicazioni anche ai “content providers”, ovvero a quei luoghi virtuali come chat e social forum che più facilmente i pedofili utilizzano per i loro scopi”.
Questa mattina l`onorevole Motti ha diffuso lo studio dell`esperto informatico Fabio Ghioni, presentato alla Commissione europea, che si sta occupando della revisione della direttiva europea 24/2006.
Il sistema potrà garantire l`individuazione dei colpevoli di reati legati alla pedofilia e alla pedopornografia online, garantendo il rispetto della privacy e della libertà di espressione dei cittadini onesti.