“Chi soffre di più in questa situazione di crisi economica sono i giovani ed è sicuramente vero che c’è poca attenzione rispetto alle necessità di dare un futuro alle giovani generazioni ma è altrettanto vero che tutti devono comprendere che la protesta, legittima, deve basarsi sul metodo della non violenza”. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commenta oggi gli scontri avvenuti ieri tra forze dell’ordine e gli ‘Indignati’ che volevano occupare la sede della Banca d’Italia.
“Se si annunciano violazioni della legge significa che c’è la disponibilità a subirne le conseguenze” osserva Merola, per il quale però “questo non significa giustificare la violenza e la repressione come strumento rispetto alle aspettative dei giovani”.
“Dobbiamo incontrare e parlare con le giovani generazioni per evitare che ci sia solo la repressione ma coinvolgerli in una prospettiva di cambiamento” ribadisce il sindaco, convinto che “occorre evitare in tutti i modi situazioni in cui si genera violenza: annunciare l’occupazione di un esercizio pubblico significa esporsi alla violenza”. Insomma, “le forze dell’ordine devono intervenire”, però “si può discutere se la reazione sia commisurata alla situazione”.
Merola esprime poi la sua solidarietà alla 23enne che è stata ferita “pur non essendo stata protagonista del tentativo violento: questo ci deve fare riflettere”. Il sindaco chiede poi di fare delle distinzioni perchè, continua, “ci sono frange minoritarie che approfittano della situazione per le loro idee politiche”.
L’invito del primo cittadino è, dunque, alla “giusta indignazione e protesta ma senza prestare il fianco alla violenza. Non dobbiamo farci ingabbiare – conclude – nella solita logica dello scontro che non porta soluzioni per nessuno”.