Sabato 15 ottobre, nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, l’Università “Primo Levi” inaugura il suo ventiduesimo anno accademico con un appuntamento di grande rilievo culturale. Il titolo – “L’Italia ha 150 anni: che cosa (non) è cambiato” – allude alla dialettica fra continuità e cambiamento, con particolare attenzione a quegli aspetti delle istituzioni e del “carattere degli italiani” che, nonostante le metamorfosi sociali e le discontinuità politiche, sono rimasti immutati nel corso della storia nazionale: costanti tenaci, che non sono estranee neppure alle difficoltà nelle quali si dibatte l’Italia di oggi.
La manifestazione si aprirà alle ore 16 con i saluti del sindaco Virginio Merola e di Paola De Donato, presidente della “Primo Levi”. L’argomento sarà affrontato nei suoi aspetti istituzionali da Marco Cammelli, docente di Diritto Amministrativo all’Università di Bologna e presidente della Fondazione del Monte, con una relazione sul tema “Vocazione alla diversità, condanna all’uniformità”. Il versante antropologico-letterario sarà tratteggiato da Matteo Marchesini, scrittore e critico letterario, che interverrà su “Italiani ripetenti: l’identità nazionale attraverso i libri”. Seguiranno le letture-interpretazioni di Matteo Belli, attore, autore e regista, che darà corpo e voce agli scrittori citati, da Manzoni a De Amicis a Gadda (“S’ode a destra uno squillo di tromba…”). Il pomeriggio sarà coordinato da Guido Armellini, direttore tecnico scientifico della “Primo Levi”.