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Doping: Procura del Coni chiede 12 anni di stop per Riccò

La Procura antidoping del Coni ha deferito il ciclista Riccardo Riccò al Tribunale nazionale antidoping e chiesto che venga applicata nei suoi confronti una squalifica di 12 anni. La procura antidoping del Coni ha deferito Riccò per violazione dell’art.2.2. del Codice mondiale antidoping “sulla base degli atti trasmessi dalla procura della Repubblica di Modena con richiesta di squalifica per anni dodici, attesa la seconda violazione della normativa antidoping”, si legge in una nota del Coni.

La richiesta della Procura fa riferimento all’episodio dello scorso febbraio quando Riccò venne colto da malore durante un allenamento e fu ricoverato prima a Pavullo poi, per le gravi condizioni, a Baggiovara di Modena. Il corridore ha annesso di essersi praticato un’autotrasfusione di una soluzione ferrosa ma su prescrizione di un medico. La Procura, proponendo la lunghissima squalifica ha tenuto conto del fatto che Riccò è recidivo per il ricorso al doping. Sulla vicenda è aperta un’inchiesta anche della Magistratura ordinaria. Il pm sentirà presto Riccò.

















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