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Persecuzione dei Cristiani in Egitto: dal PdL una Risoluzione in Regione

“Il Cristianesimo predica l’amore ed il rispetto per tutti, per questo i Cristiani meritano di godere di una convivenza pacifica con i mussulmani”, a dirlo è Andrea Pollastri che ha sottoscritto una Risoluzione del Gruppo Regionale PdL a difesa della minoranza copta in Egitto.

La cronaca di questi giorni ci parla dei violenti scontri accaduti in Egitto fra Cristiani copti ed esercito e della distruzione di luoghi di culto Cristiani da parte di estremisti islamici: solo domenica si sono avuti diciannove morti e 170 feriti tra i copti a seguito di una protesta, repressa nel sangue, per la rimozione del Governatore della Regione di Assuan.

“Queste gravi violenze – si legge nel documento – sono l’epilogo drammatico di una situazione intollerabile per i Cristiani, continuamente oggetto di attentati, assalti alle chiese e ai luoghi di culto, discriminazioni, ghettizzazioni e aggressioni di ogni tipo”.

“Anche per i Cristiani d’Egitto – prosegue – testimoniare la propria fede è diventato pericoloso e quasi impossibile e, nonostante la rivoluzione di Piazza Tahrir e la fine del regime di Mubarak abbiano portato una ventata di libertà, per la comunità di Cristiani copti si sta profilando un’inquietante continuità con il passato tanto da fare ipotizzare che il clima di violenza e intimidazione che aleggia al Cairo sia preordinato a favorire, in occasione delle prossime elezioni politiche, la vittoria del partito dei Fratelli Musulmani, assai poco tollerante nei confronti di chi professa altre religioni”.

“Gli scontri e le violenze – si legge ancora – gettano un’ombra sinistra sulla cosiddetta “primavera araba”, una stagione che tutto il mondo guarda con attenzione ed elevate aspettative, perché non può esserci rinnovamento senza libertà per tutti di esprimere il proprio pensiero politico e di professare la propria fede”.

“La situazione è grave – commenta Andrea Pollastri – l’Occidente non può rimanere impassibile di fronte ad episodi che non sono più limitati ma che rischiano di degenerare in una vera e propria guerra di religione come in tanti altri Stati dell’Africa”.

“Il cammino democratico del Medio Oriente, che l’Occidente da anni sta sostenendo – ha detto ancora – non può permettersi di essere turbato da diffidenze ataviche o dall’esplosione degli estremismi ma deve lasciare spazio a tutti: per questo chiediamo che l’Assemblea legislativa e la Giunta Regionale sostengano ogni iniziativa del Governo italiano, sia nei confronti delle autorità di governo egiziane, sia in sede europea e internazionale, per fermare il martirio della comunità Cristiana e in difesa della libertà religiosa in Egitto. Esse inoltre debbono unirsi alle pressioni diplomatiche del Governo italiano affinché le autorità di governo egiziane garantiscano a tutti i cittadini, fino allo svolgimento delle elezioni, il pieno godimento dei diritti civili e politici e la libera espressione della propria fede religiosa, in particolare a coloro che appartengono alle minoranze del Paese”.

















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