Giovedì 13 e venerdì 14 ottobre si terrà a Modena il primo workshop organizzato dall’European Lymphoma Institute (ELI): la due giorni di studi e approfondimento, organizzata dal prof. Massimo Federico (Responsabile del Programma di Epidemiologia, prevenzione oncologica e trials clinici con particolare riferimento ai linfomi ed ai tumori ereditari della mammella e dell’ovaio presso il Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Modena e Reggio Emilia) e dalla sua equipe, sarà dedicata a una particolare tipologia di neoplasie, i linfomi a cellule T.
A partire dal primo pomeriggio di giovedì 13 ottobre, presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo di Modena, si alterneranno gli interventi degli esperti provenienti dai numerosi paesi coinvolti dal progetto ELI, articolati in tre differenti sessioni tematiche: epidemiologia e fattori di rischio, analisi dei fattori prognostici e predittivi, patologia e biologia. I lavori si concluderanno nella mattinata di venerdì 14, con un’ampia sessione aperta alle domande dei 40 medici partecipanti e alle possibili aree di intervento dell’ELI nel campo dei linfomi a cellule T.
“Uno sforzo comune per portare avanti la ricerca sui linfomi”: questo è il motto del network fondato a Lione il 30 giugno del 2010 da dodici rappresentanti dei più prestigiosi team europei operanti nel campo dei linfomi maligni di Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Spagna e Svizzera. I linfomi sono la terza più frequente neoplasia a livello mondiale, che costituisce il 5% dei tumori maligni e la quinta causa di morte per cancro: migliorare gli standard terapeutici per i linfomi e ridurre di conseguenza la mortalità dovuta a queste malattie è l’obiettivo principale che l’ELI intende perseguire promuovendo la ricerca e incentivando le collaborazioni a livello europeo.
Il network si propone di raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso l’organizzazione di workshop dedicati ognuno ad un argomento specifico, durante i quali i maggiori esperti del settore possano riunirsi per condividere le proprie esperienze e per elaborare nuove proposte di studio da condurre in sinergia.
Altro obiettivo è quello di aggiornare le linee guida per il trattamento dei malati, in modo che i pazienti di tutta Europa possano beneficiare delle nuove conoscenze e di approcci terapeutici innovativi indipendentemente dal loro paese di residenza.
Oltre a promuovere la ricerca l’ELI intende organizzare attività educazionali rivolte sia ai professionisti che si occupano di linfomi che dedicate ai pazienti, sempre nello spirito di condividere e diffondere ciò che di nuovo è disponibile per affrontare la malattia.
Nell’immagine il gruppo che ha fondato l’ELI, da sinistra a destra e dall’alto in basso: H. Tilly, A. Engert, P. Johnson, P. Pauwels, P. Deschaseaux, B. Coiffier (Presidente), E. Montserrat, M. Federico, C. Montreuil (Director), G. Salles, A. Bosly, (mancano F. Cavalli e M. Dreyling)