Sala gremita da più di 150 persone, venerdi pomeriggio, dalle ore 17,30, all’Hotel Real Fini di Modena, per l’appuntamento organizzato dall’Associazione Libero Arbitrio, federata fondazione Magna Carta e dall’Associazione Valori e Libertà Presieduta dall’Onorevole Isabella Bertolini sul tema Africa Settentrionale e medio oriente: rischi, opportunità e nuovi equilibri internazionali.
Un incontro definito ‘accademico’ dalla stessa Onorevole Bertolini che ha coordinato il dibattito, in considerazione dell’altissimo livello tecnico e dell’autorevolezza degli interventi che si sono susseguiti.
Dopo l’introduzione di Marisa Malavasi e Daniela Dondi di Libero Arbitrio, il Generale Gianni Marizza, docente di geopolitica e gestione delle crisi, ha esposto l’attuale situazione geopolitica nel ’vicino oriente’, criticando l’intervento delle Nato in Libia che avrebbe “provocato il prolungamento di una guerra che, se gestita senza quell’intervento, si sarebbe invece potuta risolvere militarmente in poche settimane”. Il Generale ha poi sottolineato la difficile situazione in cui si trova l’Italia, “condannata ad essere penalizzata dalla dipendenza energetica da altri Paesi, che il risultato del recente referendum sul nucleare ha contribuito ad aggravare ulteriormente, e dall’essere all’interno di un’Europa che, pur dovendo e potendo fornire una risposta al problema, tarda ad avere non solo una politica energetica comune, ma anche una politica economica e fiscale uniforme in tutti i Paesi”.
Luigi Menella, responsabile della banca africana per lo sviluppo, ha sottolineato le straordinarie opportunità, anche e soprattutto per l’Europa, legate al nord africa, “un territorio da 170 milioni di abitanti dove il rapporto tra la popolazione anziana e giovane è inverso rispetto a quello dell‘Italia e dell‘Europa, dove i ritmi di crescita economica avanzano con percentuali a due cifre. Un territorio geograficamente vicino, a 40 minuti di volo, dalle opportunità e dalle prospettive economiche e di sviluppo tali da fare immaginare nei prossimi anni una immigrazione al contrario, ovvero dei nostri giovani e delle nostre imprese verso il nord africa, dove c’è tutto da fare e tutto da costruire”.
“Aiuti ed investimenti si ma solo a certe condizioni” – ha affermato il giornalista, esperto di questioni islamica e medio orientale, Carlo Panella – riferendosi anche al piano da 40 miliardi di dollari stanziati per il medio oriente ed il nord africa dal recente summit dei G20. “Dobbiamo chiedere precise garanzie sul rispetto dei diritti umani e che le donne abbiano condizioni paritetiche a quelle dell’uomo. Il giornalista del Foglio vede nella mancata circolazione delle idee, nel divieto di stampa, nella divisione netta tra fede e ragione, elementi del mondo islamico che hanno impedito da secoli e per secoli la formazione delle elite, il blocco dello sviluppo tecnico e scientifico, e quindi favorito e sedimentato la condizione di sottosviluppo rurale, tecnologico, in cui quel mondo ancora oggi si trova”.
“Aiutiamo questi popoli a sviluppare una economia non solo rurale, ma anche nel terziario – ha affermato il Vicepresidente Nazionale dell’Associazione Valori e Libertà, On. Patrizia Paoletti Tangheroni. Anche i progetti di commercio equo-solidale, che fanno consumare nei nostri paesi i prodotti che vengono prodotti in Africa, si sono dimostrati estemporanei e fallimentari. Bisogna sviluppare in quei paesi una filiera economica completa che vada dalla produzione al consumo”.
“La concessione dei fondi e dei contributi deve giustamente essere vincolata al rispetto dei diritti umani, ma anche alla tutela della libertà religiosa – ha affermato il sottosegretario al Ministero della salute, On. Eugenia Roccella – concludendo il dibattito. Questo è un elemento fondamentale per garantire reciprocità ed una crescita comune, senza conflitti”.