Si è svolto stamattina, all’interno della fiera TTG/TTI di Rimini, il convegno dal titolo: “Il turismo all’aria aperta in Emilia Romagna”, organizzato da Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna. Sono intervenuti Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici, Liviana Zanetti presidente Apt Servizi Emilia-Romagna, Pasquale Motta, presidente nazionale Assocamping, e gli assessori al Turismo della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini, Maurizio Melucci e Fabio Galli. Ha coordinato i lavori Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia Romagna.
Il convegno è stata l’occasione per presentare un’indagine svolta dal Centro Studi Turistici, per conto dell’Osservatorio Turistico dell’Emilia-Romagna, dal titolo: “I campeggi e i villaggi turistici in Emilia Romagna”.
Dai risultati illustrati da Alessandro Tortelli, emerge che l’offerta ricettiva all’aria aperta rappresenta, in termini di posti letto, il 20% della ricettività regionale. A livello di presenze i campeggi si mantengono intorno al 13,5% del totale.
Nel 2009 erano 132 le imprese che operavano nei due settori, per un totale di circa 86.000 posti letto.
Tra il 2000 e il 2009 le presenze nel comparto dei campeggi e villaggi turistici dell’Emilia Romagna sono cresciute del 9%, valore in linea con la media nazionale (circa il 10%)
L’andamento positivo nell’arco del decennio ha contribuito positivamente a sostenere, anche nei periodi di crisi, la domanda turistica complessiva regionale, che mostra nella sua sintesi globale, una crescita del 5%.
Il cliente del campeggio è prevalentemente italiano 74%. Tra gli stranieri sono i tedeschi quelli che amano maggiormente i nostri villaggi turistici e i nostri camping (31%).
I buoni risultati non significano, ovviamente, che non ci siano margini di miglioramento, come ad esempio la possibilità di aumentare la domanda degli stranieri.
Nel commentare i risultati dell’indagine, Stefano Bollettinari ha precisato che:
“Anche da questa ricerca emerge che l’offerta turistica dei campeggi e villaggi turistici rappresenta un punto di forza del settore in Emilia Romagna, con un buon livello di posizionamento sia a livello nazionale che internazionale.
Le imprese coinvolte, nell’ultimo decennio, hanno puntato soprattutto a migliorare la qualità dell’offerta per il turista, in termini di innovazione strutturale, di servizi e di nuove tecnologie.
Tutto ciò è funzionale alle notevoli potenzialità di crescita future del turismo all’aria aperta, che risponde sempre più ad una maggiore attenzione del turista al valore sociale dell’ecosostenibilità e che si riflette in una crescente domanda di contatto con la natura, di ricerca di autenticità dei luoghi e dei prodotti offerti, con un occhio particolare, considerato il momento di crisi, al rapporto qualità-prezzo”.
I numeri dei Campeggi e Villaggi turistici dell’Emilia Romagna
L’offerta
I dati del Servizio Statistica della Regione Emilia Romagna indicano che nel 2009 sul territorio regionale vi erano 132 esercizi con complessivi 86 mila posti letto circa. Un terzo dei posti letto era in provincia di Ravenna, seguita da vicino da quella di Ferrara (23%), Rimini (16%) e Forlì Cesena (14%). Quest’ultima, a sua volta, concentra il maggior numero di esercizi (29%), seguita da Ravenna (15%) e da Modena (12%).
La percentuale di esercizi che resta aperto tutto l’anno sfiora il 44%, con valori molto più alti nelle province dell’interno (Bologna e Reggio Emilia 100%, Modena e Piacenza poco meno dl 90%). Il 27% delle strutture resta aperto meno di 150 giorni, il 22% tra 150 e 200 giorni, l’8% tra 200 e 365.
L’offerta “en plein air” in termini di posti letto rappresenta un quinto dell’intera offerta regionale.
La domanda
Il sistema dei campeggi e villaggi turistici dell’Emilia Romagna registra arrivi pari al 7% del totale arrivi regionali e pernottamenti pari al 14% circa delle presenze. Occorre notare che la permanenza media per i campeggi sale a 8,30, più alta per gli italiani (8,63 notti) che per gli stranieri (7,48).
L’utenza dei campeggi si segnala per l’origine prevalentemente nazionale: il 74% delle presenze è dovuta ad ospiti italiani. Il carattere prevalentemente nazionale è comune a tutto il comparto delle strutture complementari: le altre imprese che vi fanno capo segnalano infatti il 77% di presenze per gli italiani, ma il loro peso sull’insieme della domanda è circa la metà di quello dei campeggi.
Tra il 2000 e il 2009 le presenze in Emilia Romagna sono passate da 34,7 milioni a 38,3, un aumento del 5% in dieci anni grazie al contributo degli italiani che, aumentati del 7%, hanno controbilanciato il leggero calo degli stranieri (-1,5%). Nello stesso periodo le presenze nei campeggi sono salite dell’8,9%, anche in questo caso il flusso nazionale ha condizionato in modo positivo il risultato (+18% nel periodo), controbilanciando gli stranieri calati dell’11%.
L’importanza delle presenze nelle strutture all’aria aperta resta in linea di massima invariata intorno al 13,5%.
Regioni e paesi di origine
Il cliente del campeggio in Emilia Romagna è prevalentemente italiano, con una percentuale di presenze del 74%. Di questi, oltre la metà sono corregionali (60%) e, sommandoli ai lombardi, si superano i tre quarti delle notti passate nei campeggi. Simile il peso dei Piemontesi e dei Veneti (6,5% circa), seguiti dagli ospiti della Toscana (3%) e del Lazio (1%). Sotto l’1% il peso delle provenienze dalle altre regioni.
I regionali confermano una prevalenza anche in termini di permanenza media (10,67 notti), seguiti dai Piemontesi (8,16) e dai Lombardi (7,46), per un valore totale di 8,66 notti.
Tra gli stranieri, la componente principale per il comparto Campeggi e VT è quella tedesca (31%). Possiamo però affermare che il Paese dei campeggiatori per eccellenza è l’Olanda: rappresenta solamente il 21% delle presenze straniere nei campeggi (occupando la seconda posizione).
L’Emilia nel contesto nazionale della vacanza plen air
A livello di offerta, in termini di posti letto, si colloca al quinto posto, con il 6,6% dell’offerta nazionale, preceduta da Veneto, Toscana, Puglia e Lombardia.
Per la dimensione media delle strutture, l’Emilia Romagna è la quarta per valore a livello nazionale, preceduta da Toscana (742), Friuli Venezia Giulia (929) e Veneto (1.181).
Per quanto riguarda la domanda, l’Emilia Romagna raccoglie circa l’8% delle presenze nazionali nei campeggi e villaggi turistici, ponendosi al terzo posto tra le regioni italiane, preceduta solamente da Veneto che raccoglie un quarto delle presenze e dalla Toscana che con poco meno del doppio di presenze copre il 15% circa della domanda. Tra il 2000 e il 2009 le presenze nel comparto dei campeggi e villaggi turistici dell’Emilia Romagna sono cresciute del 9%, valore in linea con la media nazionale (10% ca.).