A Ferrara, eclatante, c’è il conclamato caso del Teatro Nuovo. I cittadini sono preoccupati, i gestori dicono che sia tutto a posto, sulla mappatura regionale, elaborata da ARPA e ASL, il teatro non c’è. La cronaca, puntualmente, smentisce questo ‘censimento colabordo’ cui solo un terzo degli interpellati aveva risposto. “E potremmo enumerare un caso del genere per ogni provincia – accusa il capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, Andrea Defranceschi -: cos’altro dobbiamo fare per dimostrare che il metodo regionale di censimento dei siti con presenza di polveri killer non è efficiente? Anche se rimuovessimo tutto questo amianto, e al ritmo attuale impiegheremmo ancora parecchi anni, comunque è una goccia nel mare perché alla sollecitazione della Regione rispose solo il 30% degli interpellati. Quindi abbiamo due terzi degli edifici pubblici di cui non sappiamo nulla”.
È la denuncia del Capogruppo a 5 Stelle, commentando la mappatura degli “edifici pubblici o privati aperti al pubblico” consultabile al link: http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/amianto/mappatura_amianto.pdf. Ancora 612, contro i 771 del 23 dicembre 2010, e i 630 di giugno, i siti aperti al pubblico ancora da sanare.
“Di questo passo ci vorranno ancora parecchi anni per sanare la situazione” – dice Defranceschi. Fra gli immobili pubblici a rischio soprattutto parrocchie, ospedali, scuole e asili d’infanzia. Prima fra i capoluoghi emiliano-romagnoli, in questa triste classifica, ancora Modena con 107 immobili (ne sono spariti 4), seguita poi da Reggio Emilia (99, che non ha migliorato la propria situazione), Bologna (74, da 85 che erano), Ferrara (68, addirittura 1 in più!), Forlì-Cesena (62, -1), Parma (61, -1), Piacenza (57, non ha bonificato nulla), Ravenna (51, -1) e Rimini (33, stazionario).
I CASI DI REGGIO EMILIA IN PROVINCIA: Alcuni casi dal link : http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/amianto/mappatura_amianto.pdf Ancora invariata la situazione amianto alla scuola materna Landini di Bagnolo in Piano, a Boretto tutto fermo al Lido Po, campo sportivo e le palestre delle scuole medie, a Campegine sulla tribuna del campo sportivo ed al locale Circolo Arci, a Carpineti presso la ex ceramica, a Casalgrande presso la chiesa della Veggia e la biblioteca comunale, a Castelnuovo Sotto paese che dovrebbe essere piu’ che sensibile al tema visti i casi di risarcimenti aperti per vittime d’amianto da bonificare tutte le strutture del campo sportivo, a Castelnuovo Monti nulla è stato fatto presso l’istituto scolastico Motti ed il Cattaneo e sezione Iti e ragioneria ed al supermercato Sigma. A Cavriago ancora da bonificare il cinema Novecento ed il bocciodromo. A Collagna amianto presso la parrocchia di Costabona. A Correggio c’è amianto presso i polambulatori ex Inam oltre che alla latteria sociale di San Biagio. Situazione critica anche a Taneto di Gattatico presso il Bocciodromo che è da bonificare da lastre d’amianto. A Gualtieri invece da bonificare è un panificio. A Guastalla invece è invece ancora da eliminare la presenza di amianto presso l’Ospedale la sede dell’Ausl e la scuola SS.Innocenti.
Passiamo poi a Montecchio Emilia dove nulla è stato fatto in questi mesi secondo la Regione per bonificare l’Istituto d’Arzo, l’Ospedale Franchini e la scuola materna dorotea, il cinema Teatro Zacconi, il cinema don Bosco ed il supermercato Coop.
A Novellara è ancora da sanificare la situazione presso i Poliambulatori e la palestra della scuola media e la Bertazzoni snc. A Poviglio c’è invece il campo sportivo, a Quattro Castella il circolo Anspi, a Ramiseto la Sabbionara.
IL CAPOLUOGO: SCUOLE, PALESTRE
E a Reggio Emilia città ? Alcuni casi. Tutti i casi si possono estrapolare dal link.
La Scuola Elementare Alighieri, la Progeo Srl, la scuola elementare Bergonzi, il padiglione Morel del San Lazzaro, la scuola elementare San Prospero e quella Carducci in centro storico. L’elenco continua con la scuola elementare Don Bosco di Roncocesi la palestra di Coviolo. la scuola media Pertini, la palestra Virginio Menozzi di Sesso, la scuola elementare di Gavasseto, la Enoncianina Fornaciari in viale IV Novembre a Reggio Emilia, la direzione scolastica di via Gattalupa, scuola elementare Canossini a Sesso, la palestra di via Cassala nel quartiere di Santa Croce, il bocciodromo di Cadè. la Fondazione Simonini in via Merulo, palestra di Cella, scuola comunale Michelangelo, la elementare Ferrari in via Cella all’Oldo, l’elementare Pezzani in via Wibicky, asilo nido Arcobaleno in via Patti, i Magazzini Generali, la palestra di Massenzatico, la scuola elementare Balletti, la scuola elementare Tricolore, la scuola materna Mirò, scuola Isi Chierici in via Nobili, scoula elementare San Giovanni Bosco in via Bismantova, l’Itis Nobili in via Makallè.
A seconda del grado di pericolosità da 1 piu’ pericolo a 5 c’è la classificazione da parte della autorità sanitarie della Regione.
“Le maglie disposte dalla mappatura di viale Aldo Moro sono troppo larghe” – dice Defranceschi, che ricorda “che alla nostra proposta di promuovere mappature comune per comune degli immobili ancora da bonificare l’Assessore Carlo Lusenti s’era mostrato disponibile, salvo poi non muovere un dito. Quante altre persone devono ammalarsi prima che in viale Aldo Moro si accorgano dell’urgenza della questione? Per fortuna” – conclude Defranceschi – “qualche Comune si sta muovendo: A Monteveglio un Ordine del Giorno che va in tal senso, presentato dalle liste ‘Monteveglio Bene Comune’ e ‘Libera Monteveglio’ è stato approvato. La mappatura si farà”.
(Andrea Defranceschi, Capogruppo Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, Assemblea legislativa regionale)