Venerdì 7 ottobre nei locali della Regione Emilia-Romagna (via Aldo Moro 50), dalle 9 alle 18 si terrà una giornata di studio sul tema “Infanzie – L’interesse superiore del minore e la tutela dell’identità in contesti transculturali”, rivolta a psicologi, giudici, avvocati, medici, insegnanti e agli operatori dei servizi, delle cooperative e dell’associazionismo, direttamente coinvolti nella gestione di problematiche multiculturali legate ai minori.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Diversa/mente” in collaborazione con il Difensore civico della Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna, l’Istituzione “Gian Franco Minguzzi”, l’Università di Bologna, grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Obiettivo dell’incontro è riflettere sulle conseguenze che l’applicazione dei diritti dei minori provenienti da contesti culturali diversi comporta negli equilibri familiari, nelle funzioni genitoriali e nei percorsi identitari quando l’esercizio dei diritti prodotto storico del pensiero “occidentale” (allo studio, al welfare, al “bene” del minore), comporta l’espropriazione di altri diritti ritenuti però altrettanto fondamentali per la persona straniera e può perciò configurarsi persino come forma di violenza che mina, invece che consolidare, il funzionamento mentale e sociale dell’individuo. Da tali situazioni spesso derivano, da parte delle famiglie migranti, comportamenti di diffidenza, di evitamento, di manipolazione, di scontro nei confronti dei servizi e delle istituzioni. I bambini e i ragazzi “di seconda generazione” – elemento di discontinuità nella famiglia, in quanto i “primi” a crescere in un nuovo contesto – nel momento in cui entrano a far parte dei percorsi di inculturazione e di tutela dei minori rischiano di essere percepiti come estranei dai loro stessi genitori, come se venissero “rubati” alla famiglia. Si creano così i presupposti di una inconciliabilità tra i legami familiari e quelli con il contesto sociale, e si rafforzano quei conflitti di appartenenza alla base di molti problemi e disturbi identitari di bambini e adolescenti stranieri.
Interverranno Gabriella Petti, sociologa della devianza, Università di Genova; Annalisa Furia, Università di Bologna/National and European Projects Officer per Defence for Children; Joseph Moyersoen, Segretario dell’associazione italiana magistrati per i minorenni e per la famiglia (AIMMF); Simona Taliani, psicologa ed antropologa, Università di Torino e Centro Fanon; Thierry Baubet, professore di psichiatria del bambino e dell’adolescente, Università Parigi 13; Francesco Comelli, psicanalista e docente di Etnopsicopatologia, Università di Urbino.
La partecipazione è gratuita, necessaria l’iscrizione.
Informazioni e iscrizioni: segreteria,infanzie@gmail.com www.associazionediversamente.org cell. 349 7061984