Da Modena partiranno 10 pullman, e forse qualcuno in più che si aggiungerà all’ultimo momento, per partecipare alla manifestazione di sabato 8 ottobre a piazza del Popolo a Roma “Senza il servizio PUBBLICO sei PRIVATO dei tuoi diritti” promossa dai sindacati Funzione Pubblica FP/Cgil e scuola-università Flc/Cgil.
La manifestazione dei lavoratori del pubblico impiego e dei servizi pubblici di sabato prossimo rientra nella campagna di mobilitazione autunnale della Cgil, in continuità con il grande successo dello sciopero generale e della manifestazione del 6 settembre, contro le due manovre estive del Governo che per la Cgil colpiscono sempre i soliti noti, attaccano i diritti dei lavoratori e la contrattazione, tagliano welfare e servizi.
“E’ una manifestazione per ribadire la dignità del lavoro pubblico e che per uscire dalla crisi bisogna ripartire dal lavoro” hanno detto stamattina in conferenza stampa il segretario Cgil di Modena Donato Pivanti e i segretari di categoria Marco Bonaccini (FP/Cgil) e Stefano Colombini (Flc/Cgil).
“Un’altra manovra è possibile e necessaria” ha detto il segretario della Cgil di Modena Pivanti illustrando le tappe della campagna autunnale della Cgil che dopo il pubblico, vedrà la mobilitazione nazionale dei pensionati il 28 ottobre e a inizio dicembre una grande manifestazione nazionale su giovani, lavoro e aziende in crisi.
Insieme ai lavoratori del pubblico impiego, verranno a Roma anche delegazioni di lavoratori di altre categorie, gruppi di genitori e studenti per dimostrare l’importanza di salvaguardare il lavoro pubblico, la scuola, il welfare.
“E’ una manifestazione per la dignità di chi lavora nei servizi pubblici – hanno spiegato Bonaccini e Colombini – contro la campagna di denigrazione del Governo che prima li ha definiti fannulloni e poi con diverse manovre ha bloccato la contrattazione per 8 anni, il turn-over e scippato loro il Tfr”.
La platea di lavoratori pubblici nella nostra provincia è di 9.300 insegnanti e Ata in tutti gli ordini di scuola, e di circa 15.000 dipendenti pubblici dai ministeri, alla sanità, agli enti locali.
“Conosciamo bene l’importanza del lavoro pubblico nella nostra provincia – ha detto il segretario Bonaccini Fp/Cgil – un lavoro di qualità, dagli ospedali, alle scuole materne, alle case protette, ma il rischio è che anche a Modena si cominci a sgretolare il senso di appartenenza (nei primi mesi del 2011 sono aumentati i pensionamenti pubblici rispetto a quelli privati) e a causa dei tagli cominci a peggiorare anche la stessa qualità dei servizi, oltre ovviamente ad un peggioramento delle condizioni di lavoro”.
“In 3 anni abbiamo assistito al più grande licenziamento di massa nella scuola pubblica – ha precisato il segretario della Flc/Cgil – meno 150.000 posti di lavoro tra docenti precari e Ata, e meno 8 miliardi di finanziamento alla scuola pubblica”. I tagli agli Enti locali hanno poi ricadute anche sulla scuola, in termini di contrazione dei servizi erogati dai Comuni quali il trasporto pubblico, la mensa (sono certi aumenti di rette), il sostegno educativo agli alunni disabili. Anche le tasse universitari sono in aumento a causa dei tagli previsti dalla riforma Gelmini.
Sempre per effetto della manovra di luglio, l’art.19 prevede il taglio di ulteriori 6.000 posti di dirigente scolastico, dirigenti amministrativi e Ata, mentre anche la razionalizzazione dei servizi – accorpamento di direzioni didattiche e scuole medie in istituti comprensivi – è un’operazione ad alto rischio per la creazione di mega istituzioni scolastiche di difficile gestione
“Contro la razionalizzazione delle strutture scolastiche la Regione Emilia-Romagna ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale perché si tratterebbe di materia a competenza concorrente, e in attesa del pronunciamento della Consulta – aggiunge il segretario Flc/Cgil – lanciamo un appello a Provincia e Comuni affinché si fermino nel processo di riorganizzazione”.
Pivanti ha anche messo l’accento sui tagli di 1,5 miliardi di euro sulla sanità che la Regione Emilia-Romagna dovrà sostenere in 3 anni a fronte di una spesa di 8 miliardi, mentre anche per effetto dei tagli sul trasporto pubblico locale che ha portato a denunce di molti Governatori, da gennaio prossimo si temono ricadute in termini di cancellazione di servizi.
Chi vuole partecipare alla manifestazione può prenotarsi presso le sedi sindacali, i pullman sono in partenza da Modena, Sassuolo, Mirandola, Carpi, Pavullo e Vignola (info anche sul sito www.cgilmodena.it). La manifestazione a piazza del Popolo a Roma è preceduta dal corteo che parte da piazza della Repubblica alle ore 14. Comizi dei segretari di categoria Rossana Dettori Fp/Cgil e Domenico Pantaleo Flc/Cgil, conclusioni di Susanna Camusso segretario generale Cgil.