Il 15 ottobre nella Chiesa di Santa Maria della Pace a Milano tre reggiani, al termine di un percorso di noviziato durato due anni, saranno ammessi a far parte dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: il prof. Luigi Grasselli, il dott. Pierluigi Reggiani, e la dr.ssa Anna Maria Sainini si andranno ad aggiungere ai 27 Cavalieri e Dame di cui è composto l’Ordine a Reggio Emilia.
Un annuncio che segna la modernità e il valore di questo antico Ordine le cui origini risalgono al 1099, quando fu fondato da Goffredo di Buglione per vigilare sul Santo Sepolcro e oggi unica istituzione dello Stato Vaticano cui è affidato il compito di provvedere alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme e al sostentamento economico della Chiesa Cattolica in Terrasanta. Sostegno che si traduce nella capacità di autofinanziare con i contributi dei membri le tante attività in Terrasanta, che vanno dalla costruzione e manutenzione di asili, scuole, ospedali, chiese e seminari, all’attivazione di borse di studio per studenti bisognosi e particolarmente meritevoli, dedicate non solo ai Cristiani, ma a tutta la popolazione delle aree di Israele, Palestina, e Giordania, di cui fanno parte anche mussulmani ed ebrei.
In sostanza, un esercito potente e silenzioso composto da 24.000 mila persone suddivise in 52 luogotenenze in tutto il mondo (24 in Europa, 15 nel Nord America, 5 in Sud America e 6 in Australia ed Estremo Oriente) di cui ieri sera il dr. Giorgio Morini Mazzoli, nel corso di una conferenza, che si è tenuta a Reggio nella Sala del Capitano del Popolo gremita di gente, ha ripercorso la storia, i valori e gli obblighi che si tramandano sempre uguali nei secoli.
Introdotto da mons. Gianfranco Gazzotti, priore della Delegazione di Reggio Emilia, e dall’avv. Franco Mazza, presidente della Delegazione di Reggio Emilia, il dr. Morini Mazzoli ha continuato l’illustrazione del percorso informativo e culturale di carattere storico, filosofico e teologico avviato nell’incontro dello scorso giugno e proseguito ieri attraverso la narrazione delle azioni degli uomini e dei papi che hanno segnato la storia dell’unico Ordine al mondo dotato di doppia personalità giuridica, concessa della Città del Vaticano e dalla Santa Sede.
Legato da un rapporto strettissimo con l’Autorità Ecclesiastica, l’Ordine del Santo Sepolcro deve il proprio consolidamento ad alcuni pontefici come Pio IX che per primo promosse la sua diffusione in tutta Europa e in America allo scopo di alimentare la propagazione della fede cristiana.
Il processo di modernizzazione continuò con Leone XIII, autore della famosa enciclica Rerum Novarum, la prima enciclica sociale che segnò una svolta nella Chiesa cattolica ormai pronta ad affrontare le sfide della modernità come guida spirituale internazionale. Con lui, e in ossequio alla parità morale di uomini e donne, nel 1888 l’Ordine si aprì all’ingresso delle donne.
Poco più tardi Pio X propone un ulteriore adeguamento ai tempi, eleggendo a requisito indispensabile per entrare a far parte dell’Ordine la nobiltà d’animo e non più la nobiltà di rango.
Ma fu grazie a papa Pio XII, nel 1949, che la funzione di Gran Maestro dell’Ordine, secondo il codice di diritto canonico, fu delegata dal pontefice ad un cardinale, assegnando al patriarca di Gerusalemme la prerogativa di Gran Priore, e la sede dell’Ordine venne trasferita a Roma concedendo la Chiesa e il Cenobio di S. Onofrio al Gianicolo.
Nel 1962, papa Giovanni XXIII e poi, nel 1967, Paolo VI modificarono ulteriormente lo statuto, al fine di consentire all’Ordine un’azione più coordinata ed efficiente fino ad arrivare al 1 febbraio del 1996, quando papa Giovanni Paolo II ha elevato la dignità dell’Ordine a personalità giuridica canonica e civile.
A conclusione della conferenza del dr. Morini Mazzoli, visto l’alto interesse e la grande partecipazione del pubblico, l’avv. Mazza ha annunciato due nuovi appuntamenti, previsti per il 29 ottobre e il 18 novembre, con Valerio Massimo Manfredi, famoso archeologo, ricercatore e scrittore che offrirà alla città un approfondimento storico sulla morte e resurrezione di Gesù Cristo nel corso di un primo incontro dal titolo “Processo ed esecuzione capitale di Gesù di Nazareth”, una ricostruzione nuova ed introspettiva del processo a carico di Gesù attraverso la discussa personalità di Pilato, e un secondo incontro dedicato a “La Sacra Sindone di Torino”, testimonianza ancora oggi inquietante e misteriosa.